CULTURA
Benevento Città Spettacolo replica a polemiche e critiche con i numeri: oltre 10mila in piazza per Geolier
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Un mare di giovani e giovanissimi per la chiusura dell’edizione 2023 di Benevento Città Spettacolo. Potere di Geolier, il rapper partenopeo – tra i più amati del momento – che continua a fare numeri strabilianti in tutte le tappe del suo tour. Oltre 10mila i presenti nell’area concerto di piazza Risorgimento per lo show dell’artista: gongola il direttore della rassegna, Renato Giordano, che dopo lo scivolone della locandina che invitava a non andare in piazza senza biglietto, risponde con numeri ‘monstre’ e con un piano sicurezza ok alle polemiche dei giorni scorsi su scelte culturali e chiusura della piazza. Raggiunto telefonicamente, Giordano ringrazia quanti – dalla Questura al suo staff, dai volontari della Protezione Civile alla Misericordia – hanno collaborato sinergicamente alla perfetta riuscita dell’evento. Novantasette gli interventi gestiti dai sanitari sul posto, nonostante qualche prevedibile difficoltà logistica, numeri messi in conto considerando l’evento di grande affluenza e il fatto che molti ragazzi erano in fila ai cancelli, sotto il sole, dal primissimo pomeriggio.
Quella che ricorderemo sarà una serata di divertimento e di grande socialità per tanti giovanissimi al loro primo concerto live, nella propria città. Un risultato da evidenziare, che va al di là dei gusti musicali e della spocchia di chi – sui social e in strada – critica a prescindere, rivendicando fasti dei tempi passati e altri artisti come i migliori degli spettacoli possibuli. Viva Dio che ogni generazione abbia idoli e riferimenti.
Resta ora da capire in quale direzione andrà il Festival nel futuro. A chi attacca parlando di rassegna divenuta ‘festa’ o ‘sagra’, lontana anni luce dall’impronta gregorettiana e dei suoi successori, Giordano lancia il guanto di sfida: ‘I beneventani si sono finalmente riavvicinati e riappropriati di Benevento Città Spettacolo – ci dice -. Ora che è stato brandizzato il format, l’obiettivo resta il turismo di prossimità. Nel futuro, se dovessi essere ancora direttore artistico, proverò a sperimentare nuove cose, lasciando spazio all’immaginazione e alla creatività”. Consapevole, ovviamente del fatto, che non esiste Festival senza polemiche.