Salute
San Pio, Luigi Boccalone attacca politica e management: ‘Cittadini costituiscano comitato per loro diritti’

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“Sulla sanità locale con riferimento alla Asl e alla azienda Ospedaliera Rummo molti interventi si sono susseguiti. Fiumi di inchiostro e parole tese a sensibilizzare la pubblica autorità affinché il territorio sannita non venisse depredato e depauperato rispetto ad un servizio essenziale.
La programmazione regionale – scrive in una nota Luigi Boccalone, avvocato ed ex presidente del Consiglio Comunale di Benevento – sta vessando, senza ombra di dubbio, l’azienda ospedaliera Rummo che per anni è stata fiore all’occhiello della sanità campana. Quotidianamente si registrano voci di medici in fuga e di reparti storici addirittura chiusi. A nulla valgono le legittime istanze di utenti, medici, infermieri, operatori sanitari, sindacati tese ad una rivisitazione della programmazione regionale che porti ad una sanità degna di tal nome. Si teme che la volontà regionale sia quella di accorpare il Rummo con l’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino.
Ancora una volta la miope visione di chi governa i processi – prosegue l’avvocato sannita – sovrappone due territori che entrambe hanno necessità di conservare propria autonomia: a prescindere da sterili numeri. Numeri tra l’altro “manovrati” da chi oggi gestisce l’azienda Rummo. Non si tiene conto della professionalità di medici e operatori sanitari che pur di ossequiare e servire il malato subiscono carichi di lavoro oltre il lecito e in condizioni mortificanti, e senza alcuna compensazione economica contrariamente a quanto pubblicizzato, o gratifica professionale: sono ancora in attesa di ricevere gli incarichi professionali previsti dal contratto 2019.
L’attuale direttore generale preso atto della necessità di rinfoltire la pianta organica anziché dar luogo a concorsi attinge da liste o graduatorie assorbendo personale di fuori provincia, elidendo quindi ulteriore energia al Sannio. E’ il caso di far sentire la voce – conclude Boccalone – non tanto dai rappresentanti politici ma quanto dai cittadini che pagano dazio rispetto a servizi di cui a breve non usufruiranno più. Sarebbe opportuno la costituzione di un comitato spontaneo di cittadini che facciano sentire con forza la loro voce affinché i loro diritti non siano più calpestati.