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Ato, scontro con la Provincia su bando affidamento del lotto 2 della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte
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“L’originaria ipotesi di acquisizione della totalità delle quote di proprietà della società provinciale SAMTE S.r.l., soluzione concordata con l’Ente Provincia e certamente gradita anche all’EdA Benevento, è risultata non perseguibile per oggettive ed incontrovertibili fattispecie, sommariamente riportate negli atti deliberativi assunti nel merito, ma dettagliate e documentalmente circostanziate nella specifica relazione predisposta a cura dei consulenti incaricati, alla quale non è stata data pubblicità nel rispetto dell’accordo di riservatezza specificamente richiesto dall’ODL della SAMTE S.r.l. e personalmente sottoscritto”. Così in una missiva, indirizzata alla Provincia di Benevento, l’Ato Rifiuti. La lettera è a firma del presidente Pasquale Iacovella e del direttore Massimo Romito.
“Per quanto attiene il trasferimento della dotazione impiantistica provinciale da effettuarsi in favore dell’EdA che, successivamente, la renderà disponibile in comodato d’uso gratuito al soggetto gestore individuato – sottolineano -, si comunica la totale disponibilità dell’intestato Ente ad avviare con immediatezza – compatibilmente con la tempistica di cui al comma 3 dell’art. 5 del D. Lgs n° 175/2016 – tutte le procedure tecnico-amministrative necessarie al perfezionamento del menzionato trasferimento. Il paventato timore di interruzione di pubblico servizio nella gestione dei siti dismessi appare scongiurato in virtù della clausola di salvaguardia esplicita di cui al comma 3 dell’art. 40 della L.R. Campania n° 14/2016 – rubricato proprio: “Regime transitorio dei contrati di servizio” – il quale testualmente recita: “Le società provinciali, istituite ai sensi del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 195 …., continuano a svolgere le funzioni alle stesse assegnate fino alla data dell’effettivo avvio di esercizio da parte del nuovo soggetto gestore individuato ai sensi della presente legge” che ben si attaglia alla circostanza de quo.
Per quanto attiene, infine, l’accordo istituzionale sottoscritto in data 14.07.2022 tra Regione, Provincia, SAMTE ed ATO Benevento – peraltro, ad oggi, mai modificato – si ritiene debba essere rispettato come originariamente sottoscritto – spiega la nota – , con il solo aggiornamento del cronoprogramma. Pertanto si comunica il formale nulla-osta dell’EdA Benevento alla esecuzione– da parte della Provincia di Benevento – dell’intervento denominato “Servizio di rimozione, trasporto e smaltimento dei rifiuti abbancati presso lo STIR di Casalduni (BN)” per l’importo complessivo di € 1.725.068,60 e dell’intervento denominato: “Lavori propedeutici e non esaustivi per l’apertura del Lotto II della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte (BN)” per l’importo di € 545.000,00. Si comunica, altresì, la netta contrarietà dell’Ente alla esecuzione dell’intervento aggiuntivo finalizzato all’appalto in concessione delle attività gestionali per l’esercizio operativo del lotto 2 della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, per un valore economico di € 9.075.000,00, in quanto non contemplato nel richiamato accordo istituzionale del 14.07.2022 – il cui unilaterale “aggiornamento” non è stato condiviso né assentito dall’EdA Benevento -, in palese contrasto con le previsioni del Preliminare di Piano d’Ambito approvato, difforme rispetto all’interesse collettivo rappresentato dell’Ente ed agli interessi del soggetto gestore in pectore, il quale potrebbe tranquillamente espletare in house le medesime attività che si intendono appaltare, con evidente ed innegabile beneficio economico e gestionale, anche a vantaggio dei comuni costituenti l’ambito.
Si chiede – concludono Romito e Iacovella -, l’immediata revoca in autotutela del: “Bando di gara procedura aperta per l’affidamento della concessione della attività gestione operativa del lotto 2 della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte (BN)” come pubblicato sul sito istituzionale della Provincia di Benevento, procedendo al solo affidamento degli interventi concordati nell’accordo istituzionale del 14.07.2022 ed in precedenza rimarcati. Duole rappresentare che, in mancanza di un sollecito intervento di revoca del bando, l’intestato Ente sarà, suo malgrado, costretto ad adire le vie legali a tutela esclusiva degli interessi dell’Ente stesso e dei comuni rappresentati”.