Comune di Benevento
Arriva la conferma: il mandato di Mastella e di altri 28 sindaci sanniti durerà (almeno) sei mesi in più

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La notizia era già nell’aria ma ora è ufficiale: il secondo mandato di Mastella durerà sei mesi in più. E non si tratta, ovviamente, di una lex ad personam, a vantaggio esclusivo del sindaco di Benevento ma di un orientamento messo nero su bianco dal Ministero dell’Interno. Nei giorni scorsi, infatti, il Viminale ha risposto – tramite la Prefettura di Torino – al Comune di Moncalieri che aveva interpellato il dicastero per sapere la data di metà mandato, a loro utile perchè è allo scoccare di tale scadenza che rieleggono il Presidente del Consiglio.
Nel riscontrare l’istanza, dalla Capitale è arrivata la conferma che i Comuni che hanno eletto i propri sindaci a settembre 2020 e a ottobre 2021 non andranno al voto a settembre 2025 o a ottobre 2026 per il rinnovo. Il mandato del sindaco di Benevento, dove si è votato nell’ottobre del 2021, verrà dunque prorogato di almeno sei mesi, in modo da arrivare alla finestra naturale delle elezioni locali che è prevista dal 15 aprile al 15 giugno di ogni anno. Vale per Mastella ma vale anche per tutti i sindaci dei comuni sanniti andati al voto nel settembre del 2020 e del 2021.
E sono tanti: Calvi, Campoli del Monte Taburno, Castelfranco in Miscano, Castelpoto, Foiano, Guardia Sanframondi, Paduli, Reino, Sant’Agata dei Goti e Telese Terme (per il 2020); Airola, Bonea, Castelvenere, Castelvetere in Valfortore, Cerreto Sannita, Dugenta, Foglianise, Fragneto l’Abate, Ginestra degli Schiavoni, Pago Veiano, Pesco Sannita, Pietrelcina, San Giorgio del Sannio, San Giorgio la Molara, San Nazzaro, San Nicola Manfredi, Sant’Angelo a Cupolo, Solopaca.
Per tutti vale quanto ribadito dal ministero in forza della legge del 1991: se il mandato elettorale scade nel primo semestre dell’anno le elezioni comunali si devono svolgere tra aprile e giugno del medesimo anno. Se invece il mandato scade nel secondo semestre, al voto si deve andare sempre tra aprile e giugno, ma dell’anno successivo