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Comune di Benevento

Palazzo Mosti, Abbate incontra Mastella per scongiurare crisi: dialogo aperto, ma serve condivisione

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Buoni propositi, vecchie promesse e rinnovati obiettivi. L’avvio di un nuovo anno ha da sempre la capacità di infondere energia positiva, un momento di transizione tra passato e futuro dove siamo soliti guardare indietro osservando le orme dei passi che ci precedono senza mai, però, distogliere lo sguardo dall’orizzonte.

Il 2023, per il sindaco di Benevento e la sua squadra, quella di maggioranza, non è partito nel migliore dei modi. Come un cerbero, alcune teste che ne danno il riconoscibile aspetto hanno evidentemente sollevato questioni irrisolte, ricercando nel primo cittadino risposte esaustive.

Un vaso di Pandora, tenuto sigillato con attenzione e forza attraverso messaggi di unione e di unità di intenti celebrati con panettone, caciocavallo e bollicine finali, il 23 dicembre presso la segreteria di Noi di Centro di via Aldo Moro. Ma quel brindisi augurale forse, anzi sicuramente, non ha convinto davvero tutti i presenti.

Un mese, quello di gennaio, caratterizzato da comunicati a mezzo stampa e duri botta e risposta sui social che hanno minato ulteriormente il clima interno alla maggioranza di Palazzo Mosti.

Ad alzare il livello di allerta sono stati 6 consiglieri comunali: Francesco Farese, Gerardo Giorgione, Rosario Guerra, Marcello Palladino, Umberto Panunzio e Antonio Picariello. Improvvisamente, hanno alzato i toni del dibattito politico scuotendo la maggioranza. Azione, evidentemente, affrancata negativamente da un altro componente del consiglio comunale, Antonio Capuano, eletto poi in Consiglio Provinciale dai suoi stessi colleghi di assise ai quali, ora consiglia le dimissioni al fine di non minare il gruppo.

Le richieste avanzate da coloro che ormai sono connotati come i dissidenti? “Una stretta cooperazione fra Giunta e Consiglio Comunale – scrivevano in un comunicato -, un’efficace e costante sinergia con le società partecipate, un dialogo costruttivo con la Provincia e con tutti gli attori istituzionali per il governo del territorio con un indispensabile raccordo alla struttura amministrativa, al ruolo ed all’operato di dirigenti e funzionari del Comune chiamati ad una maggiore collaborazione. Un’azione amministrativa – concludevano – condivisa ed efficace richiede momenti di confronto e discussione su atti e scelte e non solo il rituale passaggio nelle commissioni competenti”.

Nulla di strano, apparentemente, anche perché la macchina amministrativa fonda il suo lavoro sul dialogo, sul confronto, a volte accesso ma comunque mirato al benessere della città e dei suoi abitanti. Una mossa, quella di spostare il discorso sul piano pubblico che si apre a diverse interpretazioni: forse una rottura? O magari la volontà di muovere solo un po’ le acque per vedere cosa sarebbe accaduto?

Intanto, questa mattina, il consigliere regionale Gino Abbate è andato a casa del leader di Noi di Centro Clemente Mastella per un vertice con l’obiettivo di chiarire le vicende di Palazzo Mosti. Il medico sannita è sembrato sereno, forte di un dialogo che non si è mai perso con Mastella, e ha liquidato la questione come mero confronto amministrativo-politico, con una parte della maggioranza che reclama più condivisione con l’amministrazione e i dirigenti di partito.

“Mi sono incontrato con Clemente Mastella – ha detto Abbate – col quale non vi è mai stato nessun problema nel nostro rapporto sul piano umano e politico. Vi è il mio sostegno istituzionale all’attività del Sindaco e di tutta l’Amministrazione, i cui risultati, a partire dal PNRR, sono un fatto importante per la città. Abbiamo convenuto che, con un dialogo costante tra Assessori e Consiglieri, nessuno si ritenga autonomo nelle scelte operative messe in campo, nel rispetto dei ruoli di ciascuno. Inoltre si è deciso con il Sindaco, a partire dalla prossima settimana un incontro, insieme al Segretario provinciale ed al Segretario cittadino, al fine di continuare lo slancio politico nella città di Benevento e nell’intera provincia”.

Ulteriori sviluppi si attendono ora dall’incontro tra il sindaco e i consiglieri Farese e Palladino, quello stesso Palladino che proprio ieri aveva incalzato la Giunta Mastella in merito al tavolo tecnico sulla grana cinghiali.

La città e il resto dell’assise a Palazzo Mosti restano dunque a guardare in attesa di buone nuove: se da una parte c’è chi spera nel definitivo chiarimento e nella prosecuzione del cammino insieme, c’è anche chi si lecca i baffi immaginando un terremoto importante a via Annunziata, che possa far vacillare la squadra al governo. 







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