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Acqua contaminata, la protesta: “Servono chiarezza e soluzioni definitive”
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Il Comitato Sannita Acqua Bene Comune, AltraBenevento e Libera sono scesi in pizza per dire basta alla privatizzazione e alla contaminazione dell’acqua a Benevento. Numerosi sono stati i cittadini che hanno risposto all’appello delle tre associazioni e si sono riuniti nei pressi della Prefettura del capoluogo per ribadire la necessità di fare chiarezza sulla vicenda della potabilità della risorsa idrica. Una criticità che le famiglie sannite vogliono superare e sulla quale chiedono il massimo della trasparenza da parte di tutte le istituzioni coinvolte.
“Noi siamo qui per verità, giustizia e futuro – ha commentato il referente di Libera, Michele Martino -. Non siamo contro nessuno, ma riteniamo che sia giunto il momento della trasparenza e che tutta la cittadinanza meriti di conoscere esattamente come stanno le cose”.
“Cosa dobbiamo ancora aspettare per dimostrare il fallimento della gestione privatistica?”, queste le parole del presidente del Comitato Abc, Giovanni Seneca, che prosegue: “Certamente il problema non è di facile soluzione, ma la politica non è stata in grado di affrontarlo”.
Chiede invece la chiusura dei pozzi contaminati il portavoce di “Altra Benevento è possibile”, Gabriele Corona, che ha anche portato alla manifestazione dei dati rilasciati dall’Arpac che dimostrerebbero come i picchi di tetracloroetilene, prima dell’ordinanza di non potabilità, sarebbero stati due. Inoltre, secondo AltraBenevento i dati comunicati al sindaco durante la conferenza stampa non corrisponderebbero con quelli diffusi dall’Arpac. Dunque, un caos “sul quale – ha concluso Corona – bisogna fare chiarezza con serietà e senza reciproce accuse”.