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Camera di Commercio

Camera di Commercio, diciotto consiglieri chiedono convocazione di un Consiglio straordinario per discutere delle criticità

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Diciotto consiglieri intervengono sulle criticità della Camera di Commercio Irpinia Sannio con una lettera indirizzata al presidente dell’ente camerale, Giuseppe Bruno. La missiva è a firma di: Berardino Pesce, Amalia Della Sala, Giuseppe Marinelli, Piero Mastroberardino, Fabio Galetta, Salvatore Bonavita, Marianna Venuti, Oreste La Stella, Gaetana Addesa, Libero Sica, Nicola Zotti, Ignazio Catauro, Rita De Luca, Giacomo Iannella, Rino Lemmo, Antonio Matsrantuono, Claudio Monteforte, Anna Pezza.

“L’attuale situazione venutasi a creare – spiegano i consiglieri- impone delle considerazioni e delle serene valutazioni sul momento di crisi degli Organi elettivi della Camera di Commercio Irpinia Sannio. Con l’intento di analizzare quanto sta accadendo è opportuno fare alcune premesse anche ripercorrendo le tappe che ci hanno portato allo stato attuale, nonostante siano trascorsi solo quattro mesi dalla sua elezione. Lei è stato eletto il 19 luglio 2022 e, pure avendo la possibilità di procedere con celerità alla convocazione del Consiglio per l’elezione della Giunta, ha deciso, in autonomia, di convocare il primo Consiglio per il 28 settembre, cioè dopo oltre due mesi; motivando alla stampa, e non ai Consiglieri, che fosse opportuno aspettare che si concludesse la campagna elettorale per le elezioni politiche prima di convocare il Consiglio camerale. Ancora non abbiamo compreso il nesso di questa sua decisione di attesa con il risultato elettorale delle elezioni politiche.

Finalmente – proseguono -, il 28 settembre scorso il Consiglio ha eletto la Giunta e, di conseguenza, gli Organi di gestione dell’Ente avrebbero potuto procedere con piena operatività fin da subito, anche se, probabilmente, la Giunta eletta non rispondesse esattamente ai suoi auspici. Senonché, nonostante i ritardi già evidenziati, lei ha deciso di continuare ad operare “da solo” con deliberazioni adottate d’urgenza, avvalendosi dei poteri sostitutivi della Giunta e, addirittura, procrastinando su decisioni importanti in scadenza come la gestione provvisoria e la valutazione del bilancio previsionale infra annuale. Solo per il 24 ottobre 2022 è stata convocata la prima Giunta, quindi dopo circa un mese dall’elezione della stessa e dopo quattro mesi dall’elezione del Presidente, con 26 punti all’ordine del giorno, tutti di primaria importanza, e con varie ratifiche di deliberazioni adottate d’urgenza. Già nella prima Giunta del 24 ottobre si sono evidenziati forti dissensi e, tra voti astenuti e voti contrari, ha
avuto la possibilità di approvare alcuni provvedimenti solo grazie al voto di solo quattro componenti su otto.

In quella seduta – sottolinea la nota – vi erano in discussione alcune deliberazioni che avrebbero richiesto un particolare approfondimento, sia in termini di legittimità che di opportunità, come ad esempio: Segreteria Generale – Provvedimenti (Incarico che Lei ha ritenuto potesse essere assegnato al Dott. Perozzi, in continuità con l’incarico precedente di Segretario Generale della estinta Camere di Avellino, senza avviare una nuova procedura aperta).

Nomina Organismo Indipendente di Valutazione (Nomina che Lei ha ritenuto potesse essere assegnare al Dott. Mosella che, al momento di
presentazione della manifestazione di interesse (entro 31/12/2021) è risultato unico richiedente sotto la sua (stessa) reggenza dell’Ente, in quanto all’epoca risultava essere Commissario Ministeriale della Camera di Avellino.

Nella seduta del 24 ottobre – spiega la nota – si è discusso, altresì, di immaginabili “impegni, accordi e promesse” legate alla sua elezione a Presidente. Di questa fattispecie di discussioni non si rileva traccia nel Verbale della seduta. Di questi accadimenti vi è stata anche evidenza pubblica, con dichiarazioni del Consigliere Catauro dove evidenziava la sua contrarietà ad alcune decisioni, del Vicepresidente La Stella che faceva appello al rispetto degli impegni presi a favore del prosieguo dell’Ente, e sue, con vaghi atti di accusa verso chi mirava solo a
tornaconti personali … In questo clima arriviamo al Consiglio del 4 novembre, ed anche in quella sede ha dovuto annotare una
difficoltà di tenuta dei Consiglieri a supporto della sua azione amministrativa. In questo Consiglio si sono registrate 6 assenze, a suo dire giustificate, e le deliberazioni inerenti gli atti contabili di programma, quindi atti di interesse politico/amministrativo e non meri documenti tecnici, sono stati licenziati con 11 voti a favore, compresi quelli di La Stella e Addesa (componenti di Giunta) con altri consiglieri della loro area, 11 voti astenuti e 5 voti contrari. Quindi, era evidente a tutti che, se solo 6 voti degli 11 astenuti fossero stati contrari, le proposte di
programma del Presidente sarebbero state tutte respinte. In conseguenza del Consiglio del 4 novembre anche la Giunta convocata appena dopo ha registrato la mancanza del numero legale, lo stesso è stato per quella convocata per il giorno 16 novembre, arrivando alla Giunta del 25 novembre in cui 6 componenti su 8 hanno votato contro il verbale della seduta del 24 ottobre, con le motivazioni ampiamente giustificate con note varie, per poi abbandonare la seduta. A quanto accaduto fino al 25 novembre, lei ha ritenuto di rispondere con dichiarazioni sugli organi di
stampa che hanno, di fatto, rilanciato il suo formale atto di accusa nei confronti di chi, a suo avviso, sta bloccando l’Ente con grave danno per le imprese e del territorio.

Il tenore delle sue affermazioni sono gravi ed anche la terminologia utilizzata – aggiungono – evidenziano il fatto che potrebbero esserci elementi e/o eventi di cui i Consiglieri non siano a conoscenza. Riteniamo che sia giunto il momento che la discussione sia riportata nell’unica sede deputata: Il Consiglio della Camera di Commercio Irpinia Sannio. Riteniamo sia inutile e dannoso continuare la discussione a distanza sugli organi di stampa o ricercando contatti con singoli consiglieri, o convocando inutili e poco partecipate riunioni fuori dalla sede camerale, e
solo con eventuali soggetti di Associazioni riconosciute nel CNEL. Come da lei stesso affermatoa: ‘Il Presidente non è eletto dalla Giunta e, dunque, non è legato da vincolo fiduciario nei loro confronti’. Ha ragione: il Presidente è eletto dal Consiglio e ad esso deve rispondere del suo mandato e del suo operato.

Per quanto esposto e evidenziato – conclude la nota -, i sottoscritti Consiglieri le chiedono di sospendere ogni attività programmata per la Giunta ed ogni altra attività programmatica che richieda la decisione della stessa, ritenendo necessario e imprescindibile che lei riferisca in Consiglio in merito alla crisi istituzionale della CCIAA Irpinia Sannio venutasi a creare, e, in quella sede, adottare le relative iniziative da intraprendente,
nell’interesse della Camera, dei territori e delle imprese. Pertanto, con la presente, inoltriamo formale richiesta, ai sensi di legge, statuto e regolamenti, per la convocazione di una seduta straordinaria urgente di Consiglio camerale per la trattazione del seguente punto all’ordine del giorno: Situazione politico/amministrativa e rapporto tra gli Organi elettivi della Camera di Commercio I.A.A. Irpinia Sannio. Comunicazioni, confronto e valutazioni”.

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