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La storia triste di Bacco: da ‘mascotte’ del paese al canile. Ora cerca una casa e tanto amore
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Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostra webspettatrice:
“Quella che vi raccontiamo oggi è una storia triste, vogliamo anticiparvelo subito. E’ una storia triste, ma di una tristezza ordinaria, comune, talmente diffusa che ci siamo chiesti anche se la valesse la pena raccontarla. La risposta è l’esistenza stessa di questa lettera, che se ha solo una possibilità di aiutare Bacco, vale la pena di essere scritto.
Bacco è un cagnolone di circa 8 anni e 20 kg di morbidezza, abbandonato anni fa nelle zone tra Beltiglio e Ceppaloni: da sempre è stato accudito dalla gente del posto, che lo ha sfamato e “protetto”. Impossibile fare diversamente del resto, visti i suoi occhioni dolci, il suo scodinzolare gioioso e la sua infinita bontà. Bacco non dava fastidio a nessuno e aveva accettato il suo destino di “orfano” sentendosi adottato da una intera comunità. Era felice.

E’ a questo punto della storia che la macchina della cattiveria, mai ferma, si sente in dovere di intervenire: partono le segnalazioni su Bacco, colpevole del gravissimo reato di rincorrere qualche auto. Le segnalazioni (forse partite da un’unica persona che ha influenzato le altre per i propri scopi) aumentano e il Comune è costretto ad intervenire: Bacco viene “accalappiato” e portato in canile.
Si osservi bene il verbo utilizzato in queste situazioni: accalappiare, derivazione di calappio, che tecnicamente è un laccio o trappola, ma che è anche sinonimo di insidia e tranello.
Proprio quello che è stato ordito alle spalle di Bacco: un tranello, un inganno, un’imboscata prendendolo alla sprovvista.
E come reagisce un’anima buona di fronte a un’ingiustizia? Non con la rabbia e né con la violenza, no: lasciandosi andare ad una tristezza senza fine, esattamente quello che sta facendo.
Bacco rifiuta il cibo, non ha accettato la vita buia e solitaria di un canile e pensare che lì passerà gli ultimi anni della sua vita è qualcosa di insopportabile anche per noi lettori. Ci chiediamo perché, e non sappiamo trovare una risposta.
Però qualcosa possiamo farla: adottarlo, specie se abitiamo in campagna, in paese, se abbiamo uno spazietto esterno o un terrazzo. Bacco si trova a Benevento ma arriverebbe anche in tutto il centro e nord Italia.
Per info su whatsapp possiamo rivolgerci a Rosa Maselli che, con Marco Castaldi e altri volontari, da anni fa parte della Lega Nazionale Difesa del Cane. Per info: Rosa tel. 3933599127”.