Calcio
Strega, si tratta per la cessione di Barba. In difesa c’è l’idea Caldirola

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Lo strano caso di Federico Barba, che fino a qualche giorno fa poteva vantare una sfilza di pretendenti che poi, col passare dei giorni, si sono assottigliate. Questo perché il Benevento, onde rilasciare il suo cartellino, chiede una cifra vicina agli 800 mila euro mentre il centrale romano ha un contratto oneroso considerando la crisi galoppante in cui versa il calcio italiano e l’austerity con cui si è aperto il primo mese di trattative.
Bari, Lecce (che aveva offerto un triennale a 100 mila euro in meno rispetto a quello che Barba percepisce a Benevento) e Pisa, si sono affacciate, in rigoroso ordine cronologico, bussando, chi alla porta di Pasquale Foggia, chi alla porta del suo procuratore, il beneventano Sandro Martone. Hanno mostrato grande interesse pure gli spagnoli del Granada (fino a qualche giorno fa la migliore proposta triennale era la loro, niente intesa col Benevento però e dunque si sono tirati indietro) e, in ultimo la Reggina di Pippo Inzaghi. Ci ha provato poi la Salernitana (visto che la Samp non si è mai fatta avanti seriamente, idem il Cagliari) che ha approcciato nella maniera giusta ed ha ottenuto il sì del calciatore ma non ha trovato l’accordo con il Benevento, che chiede l’indennizzo da 800 mila euro che poi rappresentano la cifra per cui Barba, pagato 2,5 milioni a gennaio 2020, incide ancora a bilancio.
Barba ha chiesto esplicitamente di andar via, anche se il presidente Vigorito in ritiro ha provato a convincerlo a recedere dal suo intento proponendogli il rinnovo, ma il calciatore ha ribadito la sua volontà di provare un’altra esperienza. Per questo Foggia si è premunito chiamando Caldirola, che ha aperto alla possibilità di tornare nel Sannio. Col Monza c’è già un accordo in attesa dell’addio di Barba, col Benevento che ha pure un asso nella manica da sfruttare: i 300 mila euro di bonus maturati con la promozione in Serie A dei brianzoli, che il club di Berlusconi e Galliani non ha ancora versato nelle casse del Benevento. Ma se prima non esce Barba il suo ritorno non si sblocca. Saltata pure la trattativa col Granada, che si è ufficialmente ritirato dalla corsa al difensore, nessuna delle altre pretendenti (soprattutto Pisa, ma pure Bari e Lecce che aveva fatto un’offerta addirittura inferiore al giocatore rispetto a quanto percepisce a Benevento e aveva proposto ai sanniti Gargiulo, poi finito al Modena, come contropartita) al momento è in grado di coprire il valore assegnato al cartellino.
La Salernitana ha proposto in cambio uno tra il pari ruolo Gagliolo (profilo inizialmente gradito a Caserta) e il giovane centravanti classe 1998 Filippo D’Andrea (18 presenze e 5 reti lo scorso anno a Teramo), ed eventualmente sarebbe disposta, stando ad indiscrezioni, ad aggiungere pure un piccolo indennizzo (circa 200 mila euro) ma l’incremento dell’offerta al Benevento non è mai stato comunicato e così anche questa trattativa si è arenata. E’ spuntata l’MLS ma Barba non sembra avere alcuna intenzione di trasferirsi in America.