POLITICA
Il nuovo centro, lo ‘choc’ del marito commissario Pd e il centrodestra sannita: l’analisi della De Girolamo
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Torna a parlare di politica l’ex ministro dell’Agricoltura e deputata, Nunzia De Girolamo, che è tornata in città per partecipare alla prima serata della sesta edizione del Bct, il festival del Cinema e della televisione di Benevento.
La conduttrice è stata protagonista di una serata dedicata al suo fortunato programma “Ciao Maschio”: “Non so se ci sarà Clemente Mastella ad ascoltarmi questa sera, ma se dovesse essere in prima fila sarà un piacere. C’è un progetto di un grande centro, ma bisogna vedere cosa produrrà. Io prevedo, secondo la mia esperienza, uno scontro fra i due poli: tra centrodestra e centrosinistra. Poi ci sono una serie di persone che stanno provando a tirare Draghi per la giacca e che tenteranno di fare questo centro, ma non c’è un leader e questo diventerà un grande problema”.
Un passaggio poi anche sul ruolo di Berlusconi nella vicenda e sulla possibilità che il leader di Forza Italia possa fare da collante per la nuova formazione politica: “Lo vedo uno scenario molto difficile. Calenda credo che andrà nell’area del centrosinistra, mentre Toti nel centrodestra. Io che conosco bene Berlusconi, posso dire che ha già spento le ambizioni di Toti dicendo che il centro in Italia è solo lui”.
Venendo al piano locale, il centrodestra a Benevento?: “Seguo poco la politica beneventana, mi sto disintossicando. Sono a conoscenza, però, che alle provinciali il centrodestra non c’è, che si è sciolto. Mi verrebbe da dire a qualcuno che si lamentava tanto della stagione De Girolamo che con me andavamo oltre il 50%”.
Un passaggio, infine, in casa Pd con un commento sul lavoro del commissario regionale, Francesco Boccia, marito della De Girolamo: “Ovviamente con parlamentari in meno e una legge elettorale che difficilmente si farà in tutti i partiti scatterà una grande corsa. Sul fatto che mio marito faccia il commissario del Pd in Campania, inizialmente è stato uno choc, ma come è stato in passato, la questione resta fuori la porta di casa”.