CRONACA
Ladri al Giardino Segreto di Airola: rubati coppie e nidiate di volatili e conigli

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Hanno scavalcato la recinzione, hanno aperto le voliere ed hanno portato via coppie e nidi di pappagalli, di altre specie di volatili ed anche conigli. A raccontare l’ennesimo furto subito e l’architetto sannita, Giovanni Ianniello ideatore e proprietario del Giardino Segreto di Airola. Si tratta di un parco didattico botanico-zoologico che ospita più di 16.000 piante e 300 animali e nove tipologie di giardini.
L’episodio è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì. I ladri hanno approfittato dell’oscurità per penetrare nella struttura, in una zona meno controllata, ed hanno portato via diverse coppie e i loro nidi: il periodo, infatti, è quello della riproduzione. Un danno ingente che si aggira intorno ai 5mila euro, ma che rappresenta anche un colpo per la struttura, chiusa da due anni per il covid, e che contava di tornare ad ospitare famiglie e studenti a partire dal prossimo mese di giugno. Fortunatamente, altre specie di maggior pregio erano custodite in altre aree del parco.
Come detto, non è il primo furto che il parco subisce. In precedenza c’erano stati almeno altri 15 tentativi che non sono andati a buon fine. Tuttavia, in diverse occasioni i proprietari hanno ritrovato alcuni animali morti dopo l’incursione dei ladri. Spaventati dalla presenza dei malviventi, infatti, alcuni piccoli mufloni sono affogati in un lago della struttura. In seguito ad un altro raid, invece, alcuni daini sono scappati lungo la strada ed uno è morto in un posso in una proprietà confinante con il giardino.
Una vicenda che l’ascia l’amaro in bocca viste le difficoltà che il settore sta affrontando, prima con le chiusure dovute al covid ed ora con l’aumento esponenziale dei prezzi dei mangimi. Si calcola che per alcune specie i costi di mantenimento siano triplicati a fronte di incassi fermi a causa delle restrizioni per il virus.
Intanto, resta altissima l’attenzione in Valle Caudina in merito ai furti. Un fenomeno che prosegue e contro il quale i cittadini e i commercianti chiedono risposte concrete. Sull’episodio indagano i carabinieri della locale stazione.