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Startup, tutti i requisiti e le agevolazioni per avviare un’impresa

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Il tessuto economico italiano si sta arricchendo sempre di più grazie a nuove realtà imprenditoriali. Infatti, se si tiene in conto l’ecosistema di startup presenti nelle nostre regioni, l’Italia è uno dei paesi più interessanti e più prolifici.
In totale oggi ci sono circa 14 mila startup sul territorio italiano, con un incremento del 3,3% rispetto alle precedenti rilevazioni. Se si considera invece la situazione a livello regionale, i primi tre posti vengono occupati dalla Lombardia, dal Lazio e dalla Campania.
Cosa serve per aprire una startup
Innanzitutto, è importante partire da una definizione di startup. Secondo la legge italiana, si fa riferimento a questo termine quando si indicano le giovani imprese innovative e ad alto contenuto tecnologico, con prospettive di sviluppo molto elevate.
Non a caso, le startup rappresentano un fattore determinante per il tessuto economico non solo italiano, ma di qualsiasi paese. Definiscono infatti lo sviluppo tecnologico e, dunque, la competitività a medio e lungo termine con gli altri paesi.
Naturalmente serve il rispetto di alcuni requisiti necessari per aprire una startup. Fra i principali troviamo l’obbligo di non fatturare più di 5 milioni di euro annui e la necessità di non essere quotata. Inoltre, una startup non può avere più di 5 anni di vita e non può essere nata da una scissione, fusione o cessione aziendale.
Cosa serve, dunque, per aprirne una? Oltre al rispetto dei requisiti, è importante scegliere il tipo di società e reperire i soldi necessari per avviarla. Qui possono aiutare le varie agevolazioni presenti, compresi i finanziamenti pubblici, che possono risultare decisivi insieme ai finanziamenti privati e agli incubatori di startup.
Come avviare una startup in poche mosse
In primo luogo, bisogna trovare un’idea valida e rientrante nella categoria delle innovazioni, per poter colmare una certa esigenza di un dato mercato. Il mercato deve essere ovviamente analizzato, per poter valutare i competitor e le loro strategie, e per vedere se c’è ancora spazio di manovra.
In questa fase è molto importante individuare gli stakeholder ai quali la propria startup si vuole rivolgere, per avere un quadro completo della situazione, per quel che riguarda le operazioni da compiere.
Naturalmente è di fondamentale importanza la stesura di un business plan professionale, necessario per partecipare ai bandi per i finanziamenti pubblici e decisivo anche quando si presenta il proprio progetto ad un finanziatore privato. Ci sono comunque altre soluzioni, come la possibilità di accogliere uno o più soci all’interno del progetto, per condividere spese e rischi.
In seguito, si deve concretizzare l’idea sviluppando il servizio o il prodotto, e ovviamente lanciarlo sul mercato, curando con molta attenzione la fase di marketing. Prima della produzione può essere utile sviluppare dei test e vedere come reagisce il pubblico di riferimento. Infine, si devono attuare delle strategie tali da trasformare la startup in scale-up, per aumentare il suo valore e le sue potenzialità.