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L’idea per il ‘Vigorito’: pannelli solari sullo stadio per dare energia a scuole e condomini
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Un utilizzo più consapevole delle fonti di energia per dare il vero avvio alla transizione ecologica. All’Unisannio esperti e studenti riflettono sulle nuove possibilità e propongono soluzioni innovative attraverso la progettazione e la diffusione delle comunità energetiche. Lo hanno fatto durante un convegno che ha visto protagonisti docenti, allievi e società del settore che insieme stanno ridisegnando una visione sostenibile sullo sfruttamento delle rinnovabili.
Un futuro, ormai prossimo, e che nel Sannio si potrebbe realizzare con un progetto legato allo stadio “Ciro Vigorito” che diverrebbe, grazie all’installazione di un’area di oltre 2mila metri quadrati di pannelli solari, il cuore di una comunità energetica. Una piccola centrale, capace di coprire il fabbisogno di condomini ed edifici pubblici. L’idea è stata presentata da Francesca Ceglia, studentessa di dottorato dell’Università degli Studi del Sannio.
Il compito dell’ateneo è guardare al futuro con occhi nuovi proponendo soluzioni innovative. E dal confronto sono moltissimi gli spunti che sono emersi per provare a dare risposta a criticità internazionali. Dall’aumento dei costi, che oggi a causa della guerra in Ucraina è divenuto un tema cruciale, alla vera realizzazione della Transizione ecologica per la riduzione di fonti fossili.
Non si tratta solo di una rivoluzione industriale, intesa nel senso della tecnologia, ma di un cambio di mentalità e di abitudini collettivo: una svolta nei confronti delle Comunità Energetiche che mirano a incentivare lo sviluppo di meccanismi democratici per la condivisione degli impianti, promuovere la valorizzazione di risorse rinnovabili autoctone e, soprattutto, contrastare la povertà energetica.
“Oggi proveremo a chiarire gli aspetti normativi e il ruolo degli enti locali nella creazione delle Comunità energetiche – ha spiegato Maurizio Sasso, professore di Tecnologie delle Fonti Rinnovabili dell’Unisannio –. Nella seconda parte proporremo nuove idee progettuali e discuteremo di quelle già realizzate per gettare le basi per una progettazione concreta per il futuro”.