Featured
Castelvenere intitolerà il bocciodromo alla memoria di Ugo Di Santo

Ascolta la lettura dell'articolo
Pochi mesi fa Castelvenere piangeva la scomparsa del concittadino Ugo Di Santo, persona generosa e disponibile, che si è distinta per la passione e l’impegno profusi a favore dello sport locale, in particolare del gioco delle bocce.
Ora arriva la decisione della giunta comunale, con una delibera dello scorso 16 marzo, di intitolare il ‘Bocciodromo Comunale‘ alla sua memoria. La struttura di via Italia, infatti, sarà denominata ‘Bocciodromo Comunale Ugo Di Santo’ e per l’occasione ci sarà una cerimonia ufficiale.
L’amore di Ugo per quello che faceva è ancora vivido nella mente di chi ne è stato testimone, il suo invito alla responsabilità personale e collettiva, al valore del dialogo, delle relazioni sociali e dell’integrazione riecheggia ancora nell’aria: “Lo sport è il luogo dove si impara l’arte del vivere. Noi tutti abbiamo il dovere di permettere ai nostri giovani di continuare a sognare per costruire un futuro nuovo”.
Di Santo credeva fermamente nell’importanza e nella bellezza dello sport, capace di cambiare noi stessi e il mondo, di unire, di creare sana fraternità. In qualità di amministratore comunale e Presidente della Società Sportiva ha sostenuto molteplici iniziative locali, regionali e nazionali, riguardanti il gioco delle bocce, ma non solo.
Insieme con il cugino Raffaele Verrillo si è dedicato alla squadra di calcio “Libertas Castelvenere”, sostenendo con entusiasmo tutte le attività agonistiche organizzate sul territorio.
Sfruttando appieno il suo ruolo istituzionale, si è interessato del miglioramento dei servizi nelle scuole (palestra, mensa, etc.), ha partecipato attivamente al gemellaggio con Xewkija (Malta) e al progetto ‘Cantine al Borgo’, avente l’obiettivo di rilanciare il prodotto locale per eccellenza, il vino. Inoltre, come imbottigliatore si è adoperato molto per consolidare la collaborazione fattiva con l’Ente Pro-Loco nella promozione dei prodotti tipici locali e del nostro territorio.
Una figura che merita di essere onorata, che è stata e sarà sempre esempio per i giovani e per la trasmissione dei valori di generosità e disponibilità verso il prossimo e verso l’amato sport.
(Gerarda Servodidio)