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Conoscere il melanoma per combatterlo: al ‘San Pio’ giornata di informazione e prevenzione
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L’86,4% dei tumori conosciuti e trattati riguarda la pelle: tra questi c’è il melanoma causato perlopiù dall’esposizione a sole senza protezione, dalle eventuali ustioni solari e dall’uso di lampade solari. Ma attraverso un’efficace prevenzione e una tempestiva diagnosi precoce il melanoma può essere debellato. Le ultime ricerche portano l’immunoterapia a essere valido strumento per la sconfitta del melanoma, trasformandola da malattia mortale a malattia cronica ma un ruolo significativo riveste la conoscenza di questa malattia.
E’ quanto emerso, in sintesi, dal convegno svoltosi all’ospedale ”San Pio” ”Incontriamoci. Conosci il melanoma e fai prevenzione” nell’ambito della campagna ”Oltre la pelle” promossa da Novartis e finalizzata a promuovere informazioni sulla malattia che si manifesta attraverso i nei sulla pelle. Coinvolti nel momento conoscitivo propedeutico allo screening, i dermatologi e gli oncologi del ”San Pio”, oltre che l’associazione Pazienti “Melanoma Italia Onlus”.
”L’evento – come ha spiegato il direttore della UOC di Dermatologia e presidente di ADOI Francesco Cusano, che si è soffermato, tra le altre cose sulle tecniche in uso attualmente per diagnosticare la patologia – rappresenta una necessità nella fase post pandemica per sollevare l’attenzione su questa malattia.”
Fondamentale, prima della diagnosi precoce, una efficace educazione in età pediatrica su come evitare la causa prima della formazione del melanoma, ovvero ”un’esposizione al sole scriteriata”, o alle lampade, come ha spiegato il direttore dell’UOC di Oncologia Antonio Maria Grimaldi, che si è soffermato sulle recenti novità in termini di cura e terapia oncologica del melanoma.
Di grande aiuto per le persone che scoprono di aver contratto questo tumore della pelle è l’associazione MIO che opera in Italia da diversi anni per orientare e dare assistenza legale, psicologica e sui percorsi da intraprendere, attuando anche campagne di sensibilizzazione e di informazione.
Le dichiarazioni nel servizio video