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POLITICA

Comunali, De Stasio: “Quartiere Capodimonte-Ponticelli totalmente abbandonato”

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“Il  quartiere Capodimonte-Ponticelli vive da anni in uno stato di profondo degrado: basti pensare che gli ultimi interventi pubblici, cioè la Chiesa e la Farmacia, risalgono all’Amministrazione D’Alessandro”. Lo scrive in una nota Rosetta De Stasio, candidata sindaco coalizione Centrodestra.

“E’ sufficiente fare un giro per il quartiere – spiega – per constatare la trascuratezza dell’attuale Amministrazione Mastella, e quella delle precedenti amministrazioni Pepe, anche nella gestione del quotidiano, a partire dall’assoluta carenza di cura del verde e dalla conseguente crescita incontrollata di erbacce, ricettacolo di sporcizia ed insetti. I problemi strutturali del quartiere, legati alla vicenda del Ponte San Nicola ed alla delocalizzazione del deposito dell’ASIA, sono rimasti irrisolti, nonostante le svariate promesse di impegno in tal senso. Il Ponte San Nicola, unico collegamento tra il quartiere Capodimonte ed il centro città, veniva inaugurato con brindisi e pasticcini nel 2017 (dopo un lungo STOP di oltre due anni); in occasione del crollo del Ponte Morandi a Genova (14 Agosto 2018) il Sindaco si ricordava che il ponte di Benevento era stato progettato dallo stesso Morandi, per cui affidava la verifica della sua stabilità ad una commissione tecnica presieduta dal Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli (gli ingegneri di Benevento evidentemente, secondo Mastella, non erano capaci di farlo), dalla quale, a distanza di tre anni, e nonostante l’avvenuto pagamento dei lauti compensi, si attende ancora il….verdetto! Il deposito dell’ASIA, che doveva essere spostato in zona più consona anche per dimensioni, oltre che per ubicazione, è ancora lì dov’era con difficoltà evidenti per il traffico cittadino e per gli stessi dipendenti.

Capodimonte – sottolinea – è anche uno dei quartieri in cui non è presente un serbatoio di accumulo dell’acqua, con gravi conseguenze per la popolazione ivi residente. E’ necessario ricordare che la GESESA è una società a compartecipazione tra ACEA e Comune di Benevento: invece di investire i soldi (in gran parte pubblici) nell’allocazione di un serbatoio di acqua idoneo a soddisfare le esigenze del quartiere, si è preferito destinarli all’illuminazione dei monumenti della città nel periodo immediatamente precedente alle elezioni o a sponsorizzazioni certamente meno necessarie della fornitura regolare di acqua ad un quartiere della nostra città! Evidentemente il problema della carenza di acqua in alcune parti della Città (come Capodimonte) non è così grave per il Sindaco uscente, né lo era per quello che lo ha preceduto: in base al loro modo di fare politica, infatti, il numero di cittadini beneventani ivi residenti non è molto alto e quindi, in termini di voti, la pur necessaria opera di urbanizzazione non è stata considerata “conveniente” …. Costituirà probabilmente ancora una promessa elettorale…

E’ necessario, inoltre – scrive ancora De Stasio -, sottolineare che nessun intervento è stato posto in essere per mettere in sicurezza e risanare il fiume Calore, che attraversa il quartiere, e che tanti danni ha provocato in occasione dell’alluvione del 2015. Gli anni passano e la memoria…si attenua. Questa è la logica di chi esercita il potere solo per fini personali! Ma i cittadini non possono consentirsi il lusso di dimenticare, devono invece ricordare e, di conseguenza, non continuare a riporre la loro fiducia in chi l’ha sistematicamente tradita.

Una proposta di amministrazione seria e credibile non può prescindere dalla cura del verde, dalla pulizia quotidiana di tutte le parti della città, dalla messa in sicurezza dei nostri due fiumi – conclude -, dall’installazione di serbatoi di acqua nei quartieri che ne sono ancora privi, dalla delocalizzazione di depositi al fine di rendere più vivibili i quartieri cittadini, dalla verifica di stabilità delle infrastrutture (possibilmente attingendo alle professionalità locali), dalla cura quotidiana della nostra Città. Ed è esattamente questo il nostro dovere. Un impegno serio e concreto, lontano dai miraggi e dalle false promesse. Riprendiamoci la nostra Città e mandiamo a casa che l’ha saccheggiata.

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