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Sant’Agata de’ Goti, ultimati i lavori dell’impianto di depurazione del fiume Isclero

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Sono stati ultimati i lavori dell’impianto di depurazione del fiume Isclero in territorio di Sant’Agata de’ Goti alla località Capitone.

E’ questo il dato emerso al termine del sopralluogo effettuato dal Presidente della Provincia, Antonio Di Maria, con il Dirigente del Settore Tecnico Angelo Carmine Giordano e dal responsabile tecnico Salvatore Minicozzi, unitamente al Sindaco saticulano Salvatore Riccio con l’assessore Valerio Viscusi, presenti i responsabili della Impresa GI.CA.DA. GROUP s.r.l., affidataria dei lavori.

Come ha sottolineato il Presidente Di Maria al termine del sopralluogo, si chiude, finalmente, una vicenda di natura tecnico-amministrativo-finanziaria nata 32 anni or sono per iniziativa della Provincia: dal 2010 il disinquinamento del bacino del fiume Isclero, che si estende per circa 30 km, era tuttavia rimasto fermo al palo perché il cantiere di lavoro per il depuratore di località Capitone di Sant’Agata de’ Goti, solo in minima parte realizzato, era bloccato: erano necessari, per il completamento, sia lavori veri e propri che ulteriori procedure tecnico-amministrative.

Insomma: non essendo stato completato il depuratore di Sant’Agata de’ Goti, restava così a rischio il completamento del disinquinamento della Valle Caudina sannita bagnata dal fiume Isclero in quanto il depuratore di Sant’Agata de’ Goti costituisce l’ultimo tassello del complessivo intervento di disinquinamento del bacino dell’Isclero.

Costituendo, com’è di tutta evidenza, il disinquinamento di questo corso d’acqua una vera priorità ambientale, con determinazione e concretezza il Presidente della Provincia Di Maria è riuscito tra la fine del 2019 e gli inizi del 2020 a rivitalizzare le procedure tecnico-amministrative e reperire le risorse finanziarie necessarie a chiudere il cantiere dei lavori di località Capitone.

L’intervento a servizio e tutela dell’ambiente nel comprensorio rivierasco dell’Isclero era stato avviato dalla Provincia nel 1989 con una dotazione finanziaria di £ 19 miliardi e 100 milioni: molte delle opere previste nel progetto erano state realizzate nei territori dei Comuni attraversati dal corso d’acqua prima di confluire nel Volturno in territorio di Sant’Agata de’ Goti. Ma tali opere, nonostante l’impegno di natura finanziaria, proprio a causa della mancata realizzazione del depuratore di località Capitone, non producevano quei servizi indispensabili per la tutela e la riqualificazione delle acque e dell’ambiente.

Essendo la tematica ambientale e la tutela dei corsi d’acqua una priorità strategica dell’Amministrazione Di Maria, sin da subito il Presidente ha intrapreso una intensa interlocuzione istituzionale con la Regione Campania al fine di completare l’opera fondamentale del depuratore di Sant’Agata dè Goti per rendere funzionali ed efficienti anche quanto già realizzato a monte.

E’ stato, dunque, impegno di Di Maria chiedere lo sblocco delle risorse finanziarie residue che erano in perenzione nel Bilancio della Regione Campania: dopo l’interlocuzione istituzionale, Di Maria ha ottenuto di far rivivere € 1,6 milioni per completare le opere in località Capitone. Con tale finanziamento, anche grazie alla sottoscrizione di un Protocollo d’intesa con i Comuni di Sant’Agata de’ Goti, Dugenta, Durazzano e Limatola, si è riaperto il cantiere fermo da tempo e, nonostante l’emergenza Covid-19 nel corso del 2020, i lavori sono stati in questi giorni ultimati.

Per la effettiva messa in esercizio dell’impianto sono ora necessarie alcune opere accessorie (allaccio dell’energia elettrica, etc.), una attività ispettiva ed ulteriori adempimenti burocratici ed amministrativi: il Presidente Di Maria, d’intesa con il Sindaco Riccio ed i Dirigenti della Provincia e dell’Impresa, ha dato indicazioni per un cronoprogramma degli ultimi interventi coordinati da un apposito Tavolo tecnico, con la partecipazione di Provincia, Comune ed Ente gestore. E’ stato, quindi, stabilito che il prossimo mese di settembre, l’opera potrà essere consegnata al Comune che, a sua volta, la affiderà all’Ente gestore per l’avvio delle attività.

Il Presidente Di Maria ha così commentato l’esito del sopralluogo a Sant’Agata de’ Goti: «Il disinquinamento dell’Isclero è un’opera di eccezionale importanza per garantire l’equilibrio dell’ecosistema e per dare sicurezza alla tenuta ambientale di un territorio di così straordinario pregio paesaggistico, culturale, artistico e storico, e che dona produzioni di eccellenza nel comparto agricolo ed enogastronomico. La tutela dell’ambiente e delle acque è una priorità strategica dell’azione amministrativa della Provincia».

Il Presidente Di Maria ha, quindi, voluto annunciare importanti novità anche sulla essenziale arteria di collegamento tra la Valle caudina sannita e l’area casertana, cioè la Fondo Valle Isclero, anche questa opera solo “annunciata”, ma ferma al palo da tempo e andata nel dimenticatoio. Entro il mese di settembre prossimo, ha detto Di Maria, saranno ultimati dal Settore Tecnico della Provincia tutti gli adempimenti di competenza sul progetto di completamento della strada Fondo Valle Isclero in territorio di Sant’Agata de’ Goti e che, dunque, secondo il Protocollo vigente, la Regione Campania potrà bandire subito la relativa gara d’appalto per l’affidamento dei lavori.

Infine, Di Maria ha visitato il cantiere per la costruzione della nuova ala per l’ampliamento dell’Istituto della Secondaria Superiore di Sant’Agata de’ Goti, il “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori”, prendendo atto con soddisfazione che il cantiere di lavoro sta rispettando il crono- programma stabilito per la consegna agli studenti e ai docenti del nuovo edificio.

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