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Samte, lavoratori senza stipendio. La Fp Cgil: “Situazione inaccettabile”

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“Ancora una volta la Fp Cgil è costretta a sollecitare l’erogazione degli stipendi ai lavoratori della Samte che, nonostante la scelta di firmare un contratto capestro a poche ore settimanale, non si vedono corrisposto regolarmente neanche quel minimo salariale racimolato, unico loro mezzo di sostentamento”. Così in una nota il segretario provinciale della sigla sindacale, Domenico Raffa, e il coordinatore provinciale, Antonio Tizzani.
“Sembra che il sacrificio e il senso di responsabilità di questi lavoratori non siano serviti a nulla – attacca la Cgil -. A distanza di quasi due anni è lecito chiedersi se le speranze debbano andare perse o se sia possibile ritornare alla normalità lavorativa e ad una regolarità degli emolumenti salariali. Le relazioni sindacali sono al minimo storico, basti pensare che il management aziendale non dialoga minimamente con le organizzazioni sindacali e la tal cosa crea grosse problematiche in quanto non garantisce il ruolo del sindacato nel veicolare le notizie ai lavoratori e lenire così la loro disperazione.
E’ inaccettabile – concludono – il continuo mancato pagamento degli stipendi come è inaccettabile che enti locali non paghino, a loro volta la società. A tal proposito ci rivolgiamo al prefetto, chiedendo espressamente un intervento innanzitutto per sollecitare il pagamento alla Samte da parte dei comuni morosi e conseguentemente l’erogazione degli stipendi e, ancora, di fornire delucidazioni e garanzie riguardo al futuro di questa platea di lavoratori del nostro territorio. Non è possibile procrastinare la decisione ulteriormente: abbiamo bisogno di una data certa per la riapertura dell’Impianto Stir di Casalduni. Siamo un’organizzazione seria e responsabile, ma il tempo delle promesse vane è giunto al termine. Adesso pretendiamo certezze, a nome dei lavoratori. Confidiamo nel suo ruolo istituzionale e restiamo in attesa di comunicazioni e di una eventuale convocazione presso la sede prefettizia”.