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POLITICA

Acquisto test rapidi, Corona replica a Romano

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“Lunedì scorso ho chiesto all’assessore alla Trasparenza e Anticorruzione del Comune di Benevento, Raffaele Romano, generale in pensione della Guardia di Finanza, se considera opportuno che l’Ente abbia acquistato i test rapidi anticovid dalla Tecnobios di Pietro Porcaro, marito dell’assessore Maria Carmela Mignone che è pure socia di quella società. 

L’assessore Romano – scrive Gabriele Corona, candidato nella lista “Altra Benevento è possibile” con Moretti sindaco – ha risposto che tutto è regolare ed egli non prova alcun imbarazzo. 

Anzi, ritiene che il mio sia un intervento strumentale preelettorale perché ho dato la notizia con quattro mesi di ritardi tirando in ballo l’assessora Mignone.  

Ma questa è davvero clamorosa! Il Comune di Benevento dagli inizi di aprile – prosegue nella nota – ha annunciato più volte con appositi comunicati stampa, che sarebbero stati somministrati ad alcune categorie di cittadini test rapidi anticovid ma non ha mai spiegato da chi li aveva acquistati. 

Ha annunciato di aver incaricato prima la Croce Rossa e poi il Centro Delta per effettuare il test ma non ha mai comunicato che erano stati acquistati dalla società Tecnobios, la stessa che ha effettuato le controverse analisi sull’acqua al tetracloroetilene o sui reflui dei depuratori. 

La notizia l’ha data “Altra Benevento è possibile” ma l’assessore Romano lamenta che lo abbiamo fatto in ritardo, perché, evidentemente, ha confuso i ruoli: dare informazioni chiare e tempestive è compito del Comune di Benevento e non il nostro che però ci siamo dovuti sostituire varie volte all’Ente.

Voglio ricordare, inoltre, al delegato Anticorruzione che la notizia relativa alle quote di partecipazione dell’assessore Mignone nelle società Tecnobios e Tecno-ambiente, l’abbiamo data il 16 giugno 2020, quindi un anno prima della campagna elettorale.  

Sulla validità scientifica e l’efficacia attuale dei test rapidi acquistati dalla Tecnobios, l’assessore Romano si limita a dire che ha avuto assicurazioni in tal senso dal professore Pasquale Vito dell’Università del Sannio. 

Ovviamente – conclude Corona – non dubitiamo della preparazione dell’insigne docente universitario che è almeno pari a quella di altri studiosi che invece considerano quei test rapidi non adeguati, ma ricordiamo che il professore Vito è socio della società Genus Biotech insieme a Piero Porcaro della Tecnobios che ha venduto i test al Comune. Assessore Romano, lo sapeva? Non sarebbe stato opportuno chiedere un parere anche ad altri studiosi?”. 

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