AMBIENTE
Inquinamento atmosferico in città: primo accusato il riscaldamento a pellet
E' quanto emerso da una prima fase di ricerca sulla qualità dell'aria promossa dal Comune di Benevento e coinvolge Unisannio, Arpac, Asl e InailAscolta la lettura dell'articolo
Riscaldamento a pellet e effetto della rotazione delle auto sull’asfalto sono i primi accusati dell’innalzamento delle polveri sottili in alcune zone di Benevento. Un dato che sorprende in particolare per quanto riguarda il riscaldamento a biomassa in alcune zone della città dove il traffico è assente o quasi.
Sono questi i primi risultati di una ricerca sulla qualità dell’aria, presentati questa mattina al Piccolo Teatro Libertà, che vede coinvolti diversi soggetti istituzionali, promossa dal Comune di Benevento per provare a trovare soluzioni percorribili per limitare l’inquinamento atmosferico e prevenire malattie respiratorie.
La prima tra queste è un protocollo d’intesa tra Inail, Arpac, Asl Benevento, Unisannio e ovviamente il Comune con l’obiettivo di monitorare il fenomeno, fare ricerca e pianificare una strategie di riduzione dell’inquinamento.
Ad annunciarlo il dirigente comunale del settore Ambiente, Gennaro Santamaria, che da tempo, con l’istituzione di un apposito tavolo tecnico comunale, a cui partecipa anche l’università del Sannio, sta seguendo l’attività.
A spiegare più in dettaglio le fasi della ricerca e i risultati di questo primo step, il docente di Impianti chimici dell’Unisannio, Francesco Pepe.
All’incontro hanno preso parte l’assessore all’Ambiente, Gerardo Giorgione, il responsabile provinciale dell’INAIL, Anna Villanova, il direttore generale dell’ASL, Gennaro Volpe, il rettore dell’Università del Sannio, Gerardo Canfora, il direttore generale dell’ARPAC, Stefano Sorvino e il sindaco Clemente Mastella.
Le dichiarazioni nel servizio video