POLITICA
Settore pirotecnico e feste popolari, Lonardo: ‘Prevedere ristori per i lavoratori’

Ascolta la lettura dell'articolo
“Ci sono attività messe in ginocchio dalla pandemia che sono state completamente dimenticate e per le quali non è stato previsto alcun tipo di sostegno e nessun ristoro. Parlo dei fuochisti, degli installatori delle luminarie, dei giostrai, delle bande musicali, dei circhi, degli zoo, dei luna-park, che da oltre un anno sono costretti a non lavorare e versano in gravi difficoltà economiche”. Lo scrive la senatrice sannita del Gruppo Misto, Sandra Lonardo.
“Duemila aziende solo del settore pirotecnico con oltre diecimila lavoratori e un fatturato annuale di circa 600 milioni di euro – prosegue la parlamentare – rischiano di chiudere i battenti a causa delle norme restrittive per il Covid, che continuano a vietare in qualunque forma le feste padronali e i grandi eventi estivi durante i quali l’arte dei fuochi di artificio la fa da protagonista.
Questa categoria – spiega nella nota – non ha beneficiato di nessuna ‘riapertura’, neanche durante la scorsa estate, in cui era calato l’indice di contagio… investimenti e sacrifici su professionalità ed attrezzature non possono essere azzerati, anche perché consentono di rinnovare le tradizioni popolari e religiose in tante comunità italiane. Per tali ragioni, presenterò al Ministro dell’Economia, al Ministro del Turismo e dello Spettacolo e al Ministro della Cultura, una interrogazione parlamentare, in Senato, per chiedere di sapere se e quali iniziative di competenza ritengano di assumere al fine di evitare il fallimento di queste imprese costrette a non poter lavorare; se ritengano di varare un provvedimento che consenta alle imprese del settore pirotecnico di poter riprendere a lavorare nelle regioni a colorazione gialla con Rt sotto 1%; se non ritengano di assumere una decisione urgente al fine di prevedere dei ristori per queste attività e per i lavoratori in esse impiegati; se, infine, non ritengano di tenerne conto per il prossimo Decreto Sostegni Bis”, conclude la Lonardo.