fbpx
Connettiti con noi
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio
Annuncio

Featured

Mastella: social, telefonate e ora l’app. Ai tempi del covid che campagna elettorale sarà?

Pubblicato

su

Ascolta la lettura dell'articolo

Sembra passata un’eternità da quando l’ex ministro Clemente Mastella cercò il rilancio politico candidandosi a sindaco nella città dei Papi. Da sempre abituato a calcare ls scena nazionale, tornò in campo calandosi nella realtà locale per cercare di strappare Palazzo Mosti dalle mani del Pd di Del Basso De Caro, che aveva governato con Fausto Pepe negli ultimi 10 anni. “Un atto d’amore per la città”, lo definì Mastella, che all’epoca incassò l’appoggio di Forza Italia, dell’Udc e delle sue liste civiche contro la corazzata dei democratici guidata dal vice sindaco e assessore alla Cultura, Raffaele Del Vecchio. 

Fu una battaglia dura – di aspri scontri dialettici in piazza e sulla stampa, pure con qualche colpo basso – che il leader di Ceppaloni riuscì a vincere al ballottaggio grazie anche ad una dote innata che il Padreterno gli ha dato in serbo: l’essere un grande comunicatore, oltre che un politico di razza navigato e accorto. 

Era il 2016, ma sembra una vita fa. Altra campagna elettorale, altre dinamiche comunicative.

Nel 2021 l’ennesima sfida, quella della riconferma a Palazzo Mosti, per spingere un po’ più in là nel tempo il divenire nonno a tempo pieno. E a proposito di comunicazione, pochi giorni fa l’ultima ‘mastellata’: il sindaco scommette nuovamente sulle spiccate capacità comunicative mettendosi al passo coi tempi (ma da precursore in politica) e annunciando l’app ‘Dillo a Clemente’. Un’innovazione – dicono i suoi – che consentirà a chiunque di porre domande, chiedere spiegazioni, avanzare suggerimenti, criticare. Un modo nuovo di fare politica, di parlare alla gente e soprattutto ai giovani. Il buon Clemente, in questo, è proprio avanti. Altro che viandante: su queste piste è un velocista dei 100 metri e sa leggere i tempi che ‘corrono’. Soprattutto quelli della comunicazione politica.

Diciamoci la verità: la prossima campagna elettorale sarà inevitabilmente e profondamente segnata dall’emergenza sanitaria da covid-19, nonostante l’arrivo del vaccino. Un primo assaggio lo abbiamo avuto con le Regionali, ma le Comunali, si sa, hanno ben altro sapore e appeal: addio comizi pubblici e piazze affollate, contatti fisici con i cittadini, il ‘porta a porta’ e le riunioni nelle case con le strette di mano, gli abbracci e le pacche sulle spalle. Le promesse elettorali saranno sancite da saluti con il gomito e sorrisi dietro le mascherine.

L’emergenza coronavirus e le misure emanate per contenere il contagio, a partire dal divieto di assembramenti e il distanziamento fra singoli individui, renderanno impossibile svolgere una campagna elettorale in condizioni di totale sicurezza, ed è pertanto necessario prevedere i relativi accorgimenti. Nell’attesa e nella speranza che il vaccino produca gli effetti desiderati, nel frattempo dovremo convivere col virus. Per parlare ai beneventani bisognerà dunque trovare altre strade, che inevitabilmente passeranno attraverso la digitalizzazione, i canali web, i social network. Insomma “con altri mezzi”, per dirla come il generale e scrittore von Clausewitz.  

Tralasciando per un momento contenuti, programmi e posizionamento, sempre più ai margini delle tornate elettorali, probabilmente sarà una competizione che dovrà necessariamente fare a meno della socialità, puntando su tutti i media. Da quelli tradizionali, che sono tornati ad essere il medium di riferimento in questo periodo delicato e hanno riacquistato nuovo vigore forti di un pubblico numeroso ‘costretto’ a casa dalle limitazioni ancora in essere da zona rossa (pensate a studenti, anziani, lavoratori in modalità smart-working), fino ai new media che continueranno a crescere in maniera vertiginosa. Se non sarà possibile gremire le piazze fisiche, sarà sicuramente possibile farlo per quelle digitali, dove cittadini ed elettori si sono trasferiti durante la quarantena. 

Anche a Benevento la campagna elettorale dovrà per forza di cose trasferirsi su altri ‘luoghi’: post, video spot, sponsorizzate, risposte ai commenti, dirette social e live streaming. Con la necessità – per raggiungere l’obiettivo – di targetizzare e segmentare il pubblico lanciando messaggi giusti alle persone giuste.  

Persino le famose cene elettorali potranno svolgersi sui social, trasportando sul piano politico uno degli elementi cardine dei funnel di marketing, ovvero la concessione di contenuti top, esclusivi e di altissimo valore solo ai soggetti che sono più disposti ad investire in un determinato tipo di prodotto. Relazioni dirette, network di contatti col candidato e con i sostenitori più importanti: mentre a tutto questo si accedeva prima con le cene elettorali, oggi lo si potrà fare con videochiamate e videoconferenze riservate, piattaforme zoom e chi più ha più ne metta, alle quali sarà possibile accedere. 

Ritornando a Mastella. In questi anni probabilmente si è allenato alla sfida del 2021, forse una delle ultime della sua lunghissima carriera politica, forse una delle più difficili per la necessità di battere nuove strade comunicative. In questi anni di amministrazione si è allenato con i post su Facebook, che spesso hanno sostituito comunicati stampa diventando loro stessi notizia, ma attirando anche critiche e sfottò per battibecchi social con gli utenti ed errori grossolani di sintassi e battitura. Si è allenato ripescando un mezzo tradizionale come il sempreverde telefono (il suo numero di cellulare è ormai noto a tutti), ma anche con le chiamate registrate nelle case: se in fase di lockdown sono servite a scopo di informazione pubblica, non sono però mancate le stoccate degli avversari e le lamentele di quanti l’hanno ritenuta una comunicazione non autorizzata e martellante. 

In ultimo la ‘chicca’ dell’app, storia recente, come ennesimo scatto in avanti verso una comunicazione politica agile che parla lo slang dei millenials e annulla le distanze attraverso una interazione costante via smartphone. La palla passa ora agli altri, in primis alla coalizione anti-Mastella: per battere il viandante navigato, capace di solcare anche i mari della Rete con l’aiuto di bravi spin-doctors, bisognerà puntare soprattutto su temi e programmi di sviluppo, senza però tralasciare la nuova sfida comunicativa che il covid ci impone. L’ago della bilancia questa volta potrebbero non essere gli indecisi, ma proprio gli analfabeti funzionali digitali che popolano il mondo del web. E a Benevento ce ne sono davvero tanti.    

Annuncio

Correlati

Antonio Corbo 3 settimane fa

Europee, Barone lancia la corsa della Lega: “In doppia cifra anche nel Sannio. La Lonardo? Sfida sui temi e non tra persone”

redazione 3 settimane fa

Elezioni a Torrecuso, Giuseppe Sauchella scioglie la riserva: “Mi candido a sindaco”

redazione 3 settimane fa

Torrecuso, Michele Sauchella verso la candidatura a sindaco

redazione 1 mese fa

Comunali, Orsillo lancia il gruppo ‘Paupisi Futura’

Dall'autore

redazione 5 ore fa

Apice, l’ex comandante della Municipale aderisce alla Lega

redazione 10 ore fa

Montesarchio: autorizzazione al circo, il sindaco replica ad accuse opposizione

redazione 11 ore fa

Applausi a Benevento per Leonora Armellini, giovane star internazionale del pianoforte

redazione 14 ore fa

Benevento, il ‘San Pio’ punta ad investire e a far crescere il servizio ‘Scuola in Ospedale’

Primo piano

redazione 11 ore fa

Applausi a Benevento per Leonora Armellini, giovane star internazionale del pianoforte

redazione 14 ore fa

Benevento, il ‘San Pio’ punta ad investire e a far crescere il servizio ‘Scuola in Ospedale’

redazione 15 ore fa

La Coldiretti sannita in assemblea per programmare le sfide future

redazione 1 giorno fa

San Giorgio del Sannio, Giuseppe Ricci ufficializza: “Mi candido a sindaco”

Copyright © 2023 Intelligentia S.r.l.

Skip to content