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AMBIENTE

WWF, 400mila euro all’Oasi ‘Lago di Campolattaro’: si incrementeranno biodiversità e fruizione del pubblico

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L’Associazione WWF Sannio ha ottenuto un finanziamento di circa 400.000 € per il progetto «Miglioramenti dell’efficienza ecologica e della biodiversità degli ecosistemi forestali nel sito Natura 2000 IT8020015 “Invaso del Fiume Tammaro”», presentato nell’ambio della misura 8.5.1 del Programma di Sviluppo Rurale Campania 2014-2020.

Il progetto, che ricade interamente nell’Oasi, nell’area più prossima alla diga, tende ad incrementare la biodiversità e favorire una migliore fruizione per il pubblico: gli interventi previsti si sviluppano nella fascia espropriata dalla “Cassa per il Mezzogiorno” nel 1978 ma al di sopra del massimo livello di allagamento, lungo la pista di cantiere denominata “livelletta” che percorre tutto il perimetro dell’invaso alla stessa quota. Gli interventi programmati consistono in:riforestazione con piante autoctone di una fascia larga da 50 a 100 metri; ripristino “livelletta” nel tratto tra l’ingresso della diga al centro visite dell’oasi WWF (circa 1,5 Km) con sistemazione del fondo affinché garantisca la fruibilità del percorso natura in sicurezza, soprattutto per i portatori di handicap, pulizia della vegetazione invadente, risagomatura della cunetta e apposizione di una staccionata; potatura degli alberi e arbusti circostanti e abbattimento di quelli morti, lasciandoli in loco; ripristino e integrazione della cartellonistica illustrativa della flora e della fauna selvatica, in particolare dell’avifauna; cura e valorizzazione delle piante monumentali; creazione di una “siepe ecotonale”, una fascia di vegetazione larga 3 metri lungo il limite del terreno espropriato affinché faccia da cuscinetto con i terreni coltivati; piantumazione negli impluvi più importanti (canali) di piante autoctone che resistono all’immersione e alla permanenza fuori dall’acqua, affinché impediscano di trasportare terreno o altro materiale nel fondale del lago durante gli innalzamenti e abbassamenti dell’acqua.

Inoltre – continua la nota del WWF – saranno acquistate una macchina e delle attrezzature agricole per la manutenzione delle aree interessate dagli interventi sia per la fruizione dei visitatori sia per mantenere il loro stato in sicurezza rispetto a possibili smottamenti e altri danni dovuti agli agenti atmosferici.

Il progetto è stato ideato in collaborazione con l’Azienda Speciale ASEA, ente gestore della diga, e sarà realizzato in maniera altrettanto condivisa. 

Si tratta di un’importante e concreta iniziativa per la protezione naturalistica e la valorizzazione turistica dell’invaso e dell’oasi naturalistica, gestita dal WWF Sannio da circa 20 anni, che permetterà di sviluppare le potenzialità dell’area in modo innovativo, di fruire e vivere contesti naturali di rara bellezza e di ricca biodiversità. In questo momento di forti difficoltà create dalla pandemia, il progetto rappresenta una concreta opportunità per la riscoperta di un’area interna, di un contesto considerato “secondario”, sebbene rappresenti una delle aree naturalistiche più rilevanti dell’Italia centro-meridionale, già sancita dall’appartenenza alle rete “Natura 2000” come Zona di Protezione Speciale (ZPS) IT8020015 “Invaso del Fiume Tammaro” e Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT8020001 “Alta Valle del Fiume Tammaro”.

Il presidente dell’Azienda Speciale, Giovanni Mastrocinque, ha sottolineato: “Questo progetto rappresenta solo una prima tappa, certamente significativa, di un percorso che il WWF Sannio e l’Asea intendono effettuare, con l’obiettivo di alimentare un circuito virtuoso di turismo non consumistico e sostenibile del territorio dell’invaso di Campolattaro”.

Nelle prossime settimane prenderanno il via i lavori, compatibilmente con la cessazione (o l’allentamento) delle misure per fronteggiare l’emergenza COVID e con la necessità di evitare il disturbo della fauna nel periodo riproduttivo.

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