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Pago Veiano, il Pd: “Servono idee e progetti utili alla comunità”

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“A primo impatto sembra che l’attuale situazione socio-politica pagoveianese sia piatta e inerme. In realtà è proprio questa situazione che ha portato tanti cittadini, soprattutto i più giovani, a manifestare la voglia di essere ascoltati e considerati non solo come destinatari di propaganda politica, ma come protagonisti di un cambiamento oramai necessario”. Così in una nota il Pd di Pago Veiano.
“Nonostante l’attuale situazione pandemica – aggiunge la nota -, gli innovativi mezzi di comunicazione hanno reso possibile il confronto e lo scambio di idee; ed è proprio dal e nel confronto che si è resa palese, ovvia e indispensabile quella svolta auspicata non solo dai giovani, “storicamente rivoluzionari”, ma anche dai tanti genitori che la augurano ai loro figli. Si è stanchi di una politica che decanta i propri “meriti” pensando che gli stessi consistano nei milioni di euro intercettati per le opere pubbliche, quando in realtà non ne viene valutata neanche l’effettiva utilità per la comunità. Ogni cittadino sa bene che le priorità sono altre.
Consapevoli del vincolo di destinazione dei fondi – sottolineano i dem -, ci pare opportuno ragionare in termini diversi: l’utilità di un ennesimo edificio scolastico, in un momento in cui il numero degli alunni va scemando, è nulla. Sarebbe stato auspicabile l’impegno nella ricerca di progetti più innovativi, quali ad esempio la destinazione dell’edificio ad una “Casa di Riposo”, servizio ottimale per gli anziani e importante opportunità in termini di occupazione. Una zona industriale efficiente e funzionale è il passo che serve ad incentivare nuovi insediamenti, i quali dovrebbero essere una delle priorità di una amministrazione che crede e guarda al futuro. Se si guarda, invece, al passato, è chiaro che negli ultimi anni nessuna risorsa sia stata spesa in tal senso.
Il problema della mancanza di alcune di strutture sportive e la incuria di quelle esistenti – conclude – sarà un peso che negli anni si farà sempre più sentire. A quanto pare, per ora, a sentire questo “peso” sono stati soltanto i tanti ragazzi costretti a spostarsi in altri paesi per una semplice partita a calcetto. Non è il numero di progetti presentati e finanziamenti ottenuti a rendere “buona” l’amministrazione ma l’impegno nella ricerca di quelli utili. Servono idee, confronto e soprattutto ascolto, e noi ci stiamo lavorando”.