CRONACA
Processo Asl, De Girolamo: ‘Ha vinto la giustizia. Oggi è la fine di un incubo durato 7 anni’
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“Oggi ha vinto la giustizia. Io ho solo perso sette anni di serenità della mia vita. Mi sono dimessa da ministro sebbene non fossi indagata e, nel silenzio, mi sono sempre difesa nel processo e non dal processo, nel rispetto della magistratura della quale non ho mai avuto paura, mentre ho avuto una grande paura della cattiveria umana che mi ha circondato in questi anni”. Così Nunzia De Girolamo dopo la sentenza di assoluzione pronunciata dal Tribunale di Benevento in merito al troncone politico del processo Asl.
“Ringrazio i miei avvocati – aggiunge – per tutto il sostegno umano e la difesa che hanno portato avanti in questi anni. Devo ringraziare un collegio di magistrati donne che oggi restituiscono a me la fiducia e la voglia di continuare a fare quelle battaglie che ho sempre portato avanti, spesso essendo isolata e maltrattata, come si è letto in questi anni.
Un pensiero non posso non mandarlo alla mia famiglia, alle mie sorelle, ai miei genitori e non da ultimo a mia figlia, il cui sorriso mi ha consentito di non aprire mai la finestra della disperazione e che molti – che subiscono un processo ingiusto – spesso sono tentati ad aprire. Mi auguro che questo incubo di sette anni possa essere d’insegnamento – a chi si trova ad indagare e a fare richieste per persone pubbliche alla magistratura – ad essere più cauti quando si maneggia la libertà e la vita degli altri. Oggi è la fine di un incubo e guardo al domani con serenità, senza dimenticare questi anni difficili per me e per le persone che mi sono state accanto”.
E chiude: “Tra i tanti amici accanto ringrazio Massimo Giletti, una persona con la quale lavoro e che ha sempre creduto in me. Una persona che non si è lasciata mai intimorire da articoli minacciosi e da veti che sono arrivati sulla mia persona da parte di chi crede che un rinvio a giudizio sia già una condanna o che un’indagine lo sia, dimenticando i principi base del diritto e della Costituzione del nostro Paese. Questa battaglia la condivido anche con lui”.