Comune di Benevento
Pronto Soccorso, Mastella: “Garantire tutti”. Sì a lockdown breve ed unità nazionale
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Il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, è tornato a parlare della situazione della sanità nel Sannio ed anche dei possibili scenari futuri che aspettano il capoluogo e l’intera nazione. Lo ha fatto in occasione della messa per la commemorazione dei defunti al Duomo.
In primis la vicenda di ieri legata alla chiusura temporanea del Pronto Soccorso dell’Ospedale “Rummo”. “Ieri quando sono stato avvertito che c’era stata la comunicazione dal dirigente del Pronto Soccorso al 118 sono intervenuto prontamente sia a livello locale che regionale per evitare ripercussioni per quelli che non sono malati covid – ha detto il primo cittadino -. Bisogna garantire tutti, a questo servono gli ospedali e poi c’è stata una nuova stesura del documento. Credo che la decisione sarà quella di inviare i malati non covid al Fatebenefratelli e a Sant’Agata de’ Goti”.
Mastella poi ha parlato della situazione del contagio a livello locale e nazionale auspicando, come Mattarella, una unità nazionale, soprattutto, tra le istituzioni. “Anche se come Rt non siamo a quote elevate – ha sottolineato – anche da noi le prestazioni sanitarie fanno fatica un po’ per tutti i pazienti. Bisogna stare molto attenti. Sul piano generale – ha aggiunto – decidere in maniera stentata in maniera sconnessa tra le diverse realtà è sbagliato. Abbiamo avuto un grande momento di unità nazionale e ora c’è disaccordo tra tutte le istituzioni, questi scansano ognuno le proprie responsabilità e questa è una cosa che attenta alla salute dei cittadini italiani”.
Infine un passaggio su un possibile lockdown: “Se si sta chiudendo in tutta Europa si può chiudere anche da noi in maniera momentanea questa è la cosa che dovrebbe essere fatta, ma io posso solo indicare questa linea. Bisogna farlo – ha concluso- per un periodo limitato nel tempo; è l’unica cosa che possiamo fare per respingere l’attacco del virus. Ora sembra che abbiamo dimenticato quello che è accaduto a marzo, la salute viene prima di tutto. Il problema economico va salvaguardato, ma la vita viene prima. Oramai gli ospedali sono pieni di non covid e contagiati e spero si faccia qualcosa e che i governanti sperano ascoltino i suggerimenti del Cts, anche se i virologi dovrebbero parlare una lingua unica e non confondere i cittadini”.