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Cerimonie e covid, l’Associazione Fotografi chiede aiuto a Governo e istituzioni

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L’Associazione Fotografi e Videografi Professionisti prende atto che le ultime direttive, inserite nel DPCM del 13 ottobre scorso per l’emergenza sanitaria, riguardano anche restrizioni per le location che svolgono cerimonie.
Consapevole che tale emergenza potrebbe protrarsi, anche in conseguenza di decisioni delle Presidenze delle Regioni con altri provvedimenti restrittivi per tutte le categorie che svolgono attività legate al mondo delle Cerimonie, e constatando che si stanno creando già situazioni di instabilità e incertezza economica e psicologica, chiede al presidente del Consiglio e a tutte le Istituzioni, una maggiore attenzione per le categorie Foto/Video legate al mondo delle cerimonie già, fortemente, penalizzate dal passato lockdown che aveva portato una profonda crisi del settore.
Pertanto, visti i pochissimi ricavi, legati a rinvii al 2021 di moltissime cerimonie programmate per il 2020, e l’annullamento di quelle di questi giorni, conseguenti il DPCM in oggetto, – si legge nella nota – la nostra categoria, che sarà sicuramente penalizzata a stipulare contratti futuri, chiuderà, sicuramente, l’anno fiscale in passivo.
AFVP fa presente, inoltre, che l’indotto legato al mondo delle Foto/Video-Cerimonie, conta migliaia di addetti che, purtroppo, non potranno far fronte né al pagamento di finanziamenti in itinere, né a pagare le pigioni dei locali, né a pagare i collaboratori regolarmente assunti e né a onorare le scadenze fiscali future.