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Forestali, Iannace (Fai Cisl): “A difesa del territorio nonostante la precarietà”

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“Nonostante tutto…la loro continua precarietà, incertezze occupazionali, non puntualità nel percepire le loro sacrosante spettanze…i lavoratori idraulico-forestali chiedono a gran voce solo il riconoscimento del lavoro svolto per il bene della collettività oltre al rispetto e alla dignità di lavoratori”. Così in una nota Alfonso Iannace della Fai Cisl Irpinia-Sannio in una nota stampa.
“Sconosciuti a tutti – aggiunge – che svolgono, in religioso silenzio, la propria attività lavorativa di tutela, prevenzione, manutenzione e salvaguardia del territorio, sempre presenti e professionale nello spegnimento degli incendi boschivi (… spesso nemmeno citati in tante occasioni…), nonostante svolgono queste importantissime attività come paladini e sentinelle del territorio, ancorchè dipendenti da Enti pubblici con contratto privatistico (Comunità Montane e Provincia delegate dalla Regione Campania sulla Forestazione) non percepiscono le loro spettanze salariali di lavoro.
Nel Sannio – spiega – vi sono lavoratori forestali cui non è corrisposto lo stipendio puntualmente. Questa brutta e incomprensibili e inaccettabile situazione, nonostante le varie iniziative ai vari livelli, è tutt’ora rimasta irrisolta; a pagarne le conseguenze sono sempre i lavoratori idraulico-forestali e chiaramente le loro famiglie. A volte e non sempre per ovvi motivi e per la sensibilità e tanta responsabilità dei Presidenti dei predetti Enti Delegati spesso provvedono con delle anticipazioni di cassa per poter dare le giuste spettanze ai lavoratori. Da tempo chiediamo come Sindacato, ai vari livelli che per questa tipologia forma di lavori (importante e strategica per la tutela e difesa del Territorio) è necessario una programmazione diversa da quella programmata ed utilizzata negli ultimi anni. Purtroppo, ci si accorge poco del lavoro di questo settore cosiddetto “Forestazione….” solo quando avvengono eventi catastrofici causati da calamità naturali in seguito al dissesto idrogeologico, alle frane, alluvioni, incendi boschivi e – non da ultimo – crollo di ponti. Occorre una volta per tutto, porre al centro l’antica e annosa problematica della prevenzione, tutela e manutenzione del territorio, in poche parole la messa in sicurezza, è una necessità assoluta e inderogabile, basta solo parlarne, bisogna fare!
E’ inconcepibile, assurdo – conclude -, che solo dopo a volte anche di eventi drammatici, si fondi necessari per poter risanare …ma si tampona al momento il danno causato per la colpevole e continuata incuria dell’uomo. La natura è noto, ha i sui tempi; non attende i logoranti ritardi burocratici: la Prevenzione va fatta costantemente, per non dover agire dopo. Ci auguriamo che il tema della prevenzione e manutenzione del Territorio diventi il tema centrale delle istituzioni locali, regionali e nazionali”.