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ECONOMIA

Usura, lo studio: nel Sannio più di 1100 imprese a rischio. Preoccupazione per le scadenze fiscali

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In provincia di Benevento sono 1.160 le imprese a rischio usura perché, secondo la definizione della normativa europea, presentano delle esposizioni bancarie deteriorate. Ad affermarlo è uno studio della Cgia di Mestre che ha analizzato i dati della Banca d’Italia.

“In altre parole – spiega la Cgia -stiamo parlando delle aziende e delle partite Iva che risultano essere ‘schedate’ presso la Centrale dei Rischi della Banca d’Italia come insolventi. Una classificazione che, di fatto, pregiudica, per legge, a questi soggetti economici di accedere ad alcun prestito erogato dalle banche e dalle società finanziarie. Una condizione che, ovviamente, non consente di avvalersi nemmeno delle misure agevolate messe in campo recentemente dal Governo con il cosiddetto decreto Liquidità”.

Secondo l’analisi le scadenze fiscali potrebbero rappresentare l’innesco che attiva molte aziende a corto di liquidità a “contattare” o a essere “contattate” dalle organizzazioni criminali, che da sempre possono contare su importanti disponibilità di denaro proveniente da attività illegali.

“E da giovedì scorso (16 luglio) fino al prossimo 31 luglio – aggiunge lo studio – ci troveremo di fronte ad un vero e proprio ingorgo fiscale. A seguito dello slittamento delle scadenze avvenuto nei mesi scorsi a causa del Covid, salvo cambiamenti dell’ultima ora, saranno ben 246 le scadenze fiscali (Irpef, Irap, Ires, Iva, ritenute e contributi Inps) che le aziende saranno chiamate a rispettare. Di queste, il 93,5 per cento riguarda versamenti. Giornate a forte rischio che, speriamo, non vadano ad alimentare il mercato del credito irregolare”.

A livello nazionale sono 240mila le imprese a rischio: al 31 marzo di quest’anno, il maggior numero era localizzato al Sud. In totale erano 80.500, contro le 59.659 del Centro, le 57.325 del Nordovest e le 39.369 del Nordest. A livello regionale è la Lombardia a guidare la graduatoria con 36.024 imprese in sofferenza. Seguono il Lazio con 24.328 e la Campania con 21.762. A livello provinciale, invece, la situazione più critica si presenta a Roma con 18.041 imprese in difficoltà a restituire i prestiti contratti. Seguono Milano con 13.240, Napoli con 11.004 e Torino con 8.328.

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