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CRONACA

Dal Sannio all’Europa, scoperta banda di falsari: arresti e maxi sequestri

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Un’associazione a delinquere che operava sul piano internazionale con l’obiettivo di produrre, trafficare, spendere e introdurre in Italia e all’estero monete falsificate.

Questa la scoperta fatta dai carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria di Roma e dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Benevento, coordinati dai magistrati della  Procura della Repubblica di Benevento, che questa mattina hanno dato esecuzione, su tutto il territorio nazionale (province di Benevento e Napoli, Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana, Molise, Umbria) e anche all’estero (in Francia e in Belgio), con la collaborazione della polizia francese, belga e il coordinamento di Europol, a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Benevento, nei confronti di 44 indagati: sette sono finiti in carcere, 28 agli arresti domiciliari, 8 all’obbligo di dimora, uno all’obbligo di presentazione alla P.G.

Per quanto riguarda gli arresti nel Sannio, la custodia in carcere è stata disposta, tra gli altri, per il 69enne Franco Domenico De Iasio; Gerardo De Iasio, 56enne di Benevento; Pompeo Masone, 55enne di San Giorgio del Sannio. Ai domiciliari è finita Vincenzina Taddeo, 51enne di San Giorgio del Sannio. Obbligo di dimora, invece, per un 35enne beneventano.

Eseguito anche un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, emesso dal giudice per le indagini preliminari, su richiesta della Procura di Benevento, di numerosi  beni e società, per un valore complessivo di circa 8 milioni di euro.

L’AVVIO DELL’INCHIESTA – Le attività d’indagine, avviate nel mese di ottobre 2017 da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Benevento, traggono origine da numerosi sequestri di banconote contraffatte di 50 euro compiuti nel capoluogo sannita e in altre cittadine limitrofe. In particolare, in concomitanza con le attività di investigazione relative ad altre condotte delittuose poste in essere  da un 55enne pregiudicato locale, i militari hanno accertato che era dedito anche alla spendita di banconote contraffatte presso vari esercizi commerciali. Per la specificità della materia e la necessità dell’impiego di investigatori specializzati nel contrasto al money counterfeiting, l’attività è stata delegata dalla Procura, a partire dal gennaio 2018, anche al Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma che, in prima battuta, ha provveduto a una verifica analitica delle banconote da 50 euro sequestrate nella fase delle prime indagini, appurando che non erano mai state, prima di allora, censite in alcuna classe di contraffazione.

FALSE MA DI OTTIMA QUALITA’ – Si è accertata dunque l’esistenza di  una nuova specie di contraffazione, caratterizzata da un’ottima qualità di realizzazione, in quanto prodotta con metodi di stampa off-set, estremamente insidiosi e sicuramente idonei a trarre in inganno la collettività sulla genuinità delle banconote sia  per la perizia tecnica posta in essere nella produzione della valuta che per la consistenza del supporto cartaceo che, sebbene non filigranato, manifestava caratteristiche fisio-morfologiche similari a quelle genuine, soprattutto al tatto e alla vista.

L’ORGANIZZAZIONE – L’estensione delle attività tecniche ha consentito in seguito agli investigatori  di individuare un altro beneventano, 69enne, considerato il vero fulcro della ipotizzata associazione per delinquere finalizzata alla contraffazione e spendita di banconote, non solo di euro ma anche di valute internazionali, destinate al mercato italiano e a quello straniero, con particolare riferimento ai territori di Francia e Belgio, con i quali  il pregiudicato beneventano – come emerso dalle indagini tecniche – “lavorava” da oltre vent’anni.

Le successive  attività di indagine hanno consentito di acquisire gravi indizi circa l’esistenza di uno stabile accordo e programma  delittuoso tra il 69enne beneventano, promotore e principale “broker” di valute contraffatte in Italia e all’estero e tre napoletani, tra cui un fornitore/depositario, un collettore principale nell’area campana del prodotto nummario e un tipografo abilissimo storicamente promotore del Napoli Group, cartello criminale, costituito in Italia dai più abili falsari di valute, sin dall’epoca della lira.

Oltre a loro, ritenuti promotori della presunta associazione per delinquere, sono stati individuati, nel corso delle indagini, un numero ampio di accoliti e faccendieri, tutti legati da rapporti di servizio e di utilità, che costituivano una fitta  rete di falsari e produttori di valuta falsa che operava ben oltre i confini campani, alimentando canali distributivi in tutto il territorio nazionale  e anche fuori confine.

Attraverso il costante monitoraggio del 69enne beneventano, è stato delineato il percorso del traffico di valuta dall’area del Giuglianese, in provincia di Napoli, sino all’area lombarda, attraverso il contributo di altri sodali, e perfino in  Francia dove operavano per conto del sodalizio criminoso un 37enne belga e un 33enne francese, giunti a Benevento per ricevere banconote di alta fattura da smerciare nei propri territori di origine.  

Inoltre, sono stati acquisiti gravi indizi in ordine all’elemento di vertice beneventano del sodalizio  che promuoveva anche  la produzione di banconote contraffatte a partire dalla stampa su carta filigranata originale della quale si trovava in un certo periodo in possesso.

SEQUESTRI IN LOMBARDIA E A NAPOLI – Le indagini hanno consentito ai militari dell’A.F.M. di individuare e sequestrare una stamperia clandestina di monete da 50 centesimi di euro allestita a Villanterio, in provincia di Pavia, e procedere all’arresto in flagranza  di 3 persone. Le investigazioni, che hanno avuto avvio dalla provincia di Benevento e preliminarmente concentrate nei confronti di soggetti locali, hanno dunque consentito di evidenziare una rete di smercio estesa all’intero territorio nazionale e all’estero, realizzata con criteri fiduciari attraverso l’impiego di emissari e corrieri, nonché di individuare una vera e propria organizzazione dedita alla ininterrotta produzione di valuta falsa.

41 MILIONI FALSI IN UN TERRENO – L’attività investigativa è stata caratterizzata inoltre  da un importante sequestro, quale riscontro investigativo,  operato dai militari della Compagnia di Napoli Stella, che hanno proceduto all’arresto di un 70enne tipografo, il quale gestiva un vero e proprio centro di stoccaggio di banconote false.  Nella circostanza, nel corso di una perquisizione, sono stati scoperti nel terreno di proprietà dell’arrestato, nove contenitori in plastica per alimenti, sotterrati, all’interno dei quali erano state stipate confezioni di banconote false, per un totale di circa 41 milioni di euro, in banconote del taglio da 50 e 100 euro. Insieme alla valuta falsa, sono state sequestrate anche le “matrici metalliche” necessarie per la produzione delle stesse con metodo off set ed alcune prove di stampa.

A tale importante risultato operativo, si aggiungevano, negli anni 2018 e 2019, plurimi arresti in flagranza di corrieri trovati in possesso di diverse decine di migliaia di euro, destinati anche all’estero, operati tra Napoli e Benevento da parte dei militari dell’Arma, che evidenziavano il ruolo apicale nel network criminale  del 69enne sannita, il quale, grazie alle sue capacità e rete relazionale, riusciva ad alimentare un canale distributivo europeo gestito dal fratello 56enne – residente a Parigi – il quale, a sua volta, si serviva di due collaboratori, operanti nell’ambito del traffico di valuta in Francia e Belgio.

Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari personali – delle quali talune eseguite all’estero (Francia, Belgio ) grazie al contributo di Europol – sono state effettuate numerose perquisizioni personali e locali anche nei confronti di ulteriori 30 soggetti indagati in stato di libertà.

Inoltre, il Gip del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica,  ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di numerosi  beni e società nella disponibilità di uno degli elementi di vertice del gruppo criminale perché ritenuti sproporzionati rispetto ai redditi dallo stesso dichiarati. La misura, richiesta della locale Procura è stata frutto di una parallela e complessa indagine patrimoniale culminata nella denuncia di 8 soggetti per i delitti di riciclaggio, autoriciclaggio, interposizione fittizia.

SEQUESTRI DEI BENI – Nel dettaglio, sono stati sottoposti a sequestro ai danni di soggetti ritenuti prestanomi di uno dei promotori della associazione per delinquere, 50 appartamenti, 8  locali commerciali, 2 terreni, 10 società operanti in vari settori, in particolare nel settore della produzione delle carte da gioco, nel settore immobiliare, delle scommesse e in quello del noleggio delle autovetture nonché nel settore alimentare, 12 veicoli e una lussuosa imbarcazione da diporto nonché 22 conti correnti, il tutto per un valore complessivo stimato di circa 8 milioni di euro.

Nel corso dell’operazione si è proceduto in Benevento e provincia, all’esito delle perquisizioni, al sequestro di materiale informatico relativo ad attività di falsificazione, documenti, certificati e titoli di studio falsi e un timbro notarile del Napoletano. Nel Nord Italia si è proceduto all’arresto in flagranza di uno degli indagati, non colpito da provvedimento cautelare, per detenzione illecita di stupefacenti,  hashish, marijuana e anfetamine, nonché una banconota da 50 euro falsa e alcune monete di euro false.


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