POLITICA
Regionali, Ceniccola (FI) plaude a Caldoro: ‘È arrivato il momento di voltare pagina’
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“La candidatura dell’on. Stefano Caldoro alla Presidenza della Regione Campania apre il cuore alla speranza di far tornare il buongoverno alla guida della seconda Regione d’Italia e sono sicura che egli rappresenta la carta vincente per mettere la parola fine al cosiddetto “Rinascimento salernitano” che doveva rappresentare un nuovo modello amministrativo della sinistra (dopo 15 anni di dominio assoluto esercitato dal governatore Bassolino) e che, dopo 5 anni, è precipitato in un “medioevo” ancora saturo di monnezza (le 200 mila tonnellate di immondizia, nonostante le promesse fatte, sono ancora stipate dove erano 5 anni orsono) e assistenzialismo che molto spesso fa rima con clientelismo”. Così in una nota Fiorenza Ceniccola, coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento.
“A tal proposito, le centinaia e centinaia di milioni di euro distribuiti a pioggia dal governatore De Luca con la scusa di fronteggiare il coronavirus (che, in verità, nel Centro-Sud non è mai arrivato) ne sono la prova provata. I Governatori delle regioni del Nord che, per davvero, hanno dovuto fronteggiare una situazione di grave emergenza sanitaria hanno preferito finanziare opere pubbliche e progetti di lavoro seguendo le precise indicazioni manifestate anche dal Presidente Mattarella.
E’ arrivato il momento di voltare pagina – aggiunge – e di promuovere la politica del fare per dimostrare con i fatti di saper affrontare e risolvere i tanti problemi che fanno della Campania una regione in agonia.
Stefano Caldoro è sicuramente un politico esperto, conoscitore dei problemi e del clima politico della Campania, ed ha già dimostrato nella veste di Presidente della Regione Campania dal 2010 al 2015 di saper amministrare con coraggio, coscienza e capacità per realizzare un programma di elevata politica per dare un futuro a questa nostra Regione che, oggi, purtroppo, fra i tanti primati negativi, deve registrare due tristi primati: ultima in Italia quanto ad aspettativa di vita e un tasso di mortalità delle aziende che non trova eguali in Italia e che è alla base del crollo del Pil campano.
La Campania – conclude Ceniccola – ha bisogno di essere governata e non assistita e l’on. Caldoro ha già dimostrato di saperlo fare quando è arrivato alla guida della Regione soffocata dalla monnezza, dai debiti e in mano alle imprenditorie criminali più spietate”.