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Limatola, la solidarietà dell’assessore Marotta agli assistenti sociali del Comune di Napoli

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Massimiliano Marotta, Assessore del Comune di Limatola e Responsabile della Comunità Alloggio per Minori “La Fabbrica del Sorriso” e della Comunità Educativa a Dimensione Familiare “Tempi Nuovi” di Limatola, unitamente a tutto staff, che conosce perfettamente la bellezza ma, talvolta anche la complessità del lavoro nel settore sociale, esprime con forza la propria stima e solidarietà a tutti gli assistenti sociali del Comune di Napoli che lo scorso 18 giugno sono stati vittima di una violenta aggressione.
“Secondo le prime ricostruzioni – scrive Marotta -, un uomo (in compagnia di un altra persona) sarebbe entrato negli uffici dell’Area Welfare del Comune in via Santa Margherita a Fonseca particolarmente agitato. Avrebbe, poi, devastato i locali al secondo piano, nel reparto delle tutele, provocando ingenti danni e distruggendo computer e stampanti. La vicenda ha scosso non solo i dipendenti comunali, ma anche tutti coloro che collaborano attivamente con il Comune di Napoli, come il Dott. Marotta, per garantire l’erogazione di tutti i servizi messi in campo per i più fragili. Arriva, pertanto, anche da Limatola un forte no alla violenza; non è di certo con la violenza che si rivolgono le difficoltà quotidiane.
Chi lavora da anni in questo settore – conclude – è consapevole di essere parte di un complicato sistema di tutela e protezione, che spesso si scontra con l’altrettanta complessità della componente amministrativa, che per svolgersi necessita di un certo lasso di tempo.Pertanto, in particolare a seguito dell’emergenza Covid-19, l’auspicio è che ci possa essere un rafforzamento dei servizi sociali su tutto il territorio regionale, oltre che una maggiore tutela di quanti lavorano e gravitano attorno a questo ambito come le comunità residenziali per minori. I bambini, i ragazzi e le loro famiglie fragili sono senza dubbio messi alla prova dai limiti e dalle carenze fisiologiche della risposta al loro disagio, crediamo che solo la sinergia e la collaborazione tra tutti gli operatori coinvolti nei progetti di tutela possano essere utili a gestire al meglio la complessità delle situazioni. Il lavoro nel settore sociale è interessante e stimolante, fa crescere professionalmente e umanamente ed è per questo che non va svilito con atti di violenza”.