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Pepe (UsAcli) scrive alle istituzioni: ‘Lo sport amatoriale è stato dimenticato’

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Nella giornata del 21 aprile il presidente dell’Unione Sportiva ACLI di Benevento ha inviato una nota al presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dello Sport, al presidente della Regione, all’assessore allo Sport, al presidente della Provincia, al sindaco di Benevento ai sindaci della Provincia di Benevento ed ai presidenti della Comunità Montana.
Oggetto: segnalazione del danno che è in essere per il mondo sportivo di base e di tutto l’indotto che ne deriva.
“Come ben ha sottolineato il Ministro dello Sport Vincenzo Spatafora – scrive Pepe – lo sport non è solo il Calcio e non è solo la Serie A, anzi la grossa fetta è rappresentata dallo sport di base quello non milionario che vive con stenti e fatiche per dare possibilità a tutti di muoversi.
Bene tutte le azioni messe in campo dallo Stato e dalla Regione, ma poco nulla si è fatto per dare un conforto a tanti tecnici, istruttori, allenatori, dirigenti, presidenti che quotidianamente senza non poche difficoltà lavoravano nelle palestre, nelle piscine, nei centri sportivi e che questa pandemia ha letteralmente messo al tappeto, e senza che nessuno abbia previsto qualche rimborso, e/o incentivo per la loro ripartenza.
Come se quel mondo fosse un mondo dimenticato o una terra di mezzo quale limbo di sospensione tra il professionismo e la totale inattività.
Abbiamo sollecitato anche le sigle di categoria – spiega il presidente UsAcli – e ci è stato risposto, con poca deontologia, che visto che loro “godono” di tanti benefici adesso un po’ di sacrificio anche per loro… cosa che poi denunceremo alle competenti autorità, ma comunque adesso non è il momento di fare polemica, queste persone in modo professionale stanno cercando un supporto per riaprire, per ricominciare e ricominciare in totale sicurezza.
Il ritorno alla normalità prevede una serie di azioni di contorno, ed una serie di misure che devono essere adottate affinché vi siano le condizioni minime per svolgere sport senza pericolo di contagio e quindi queste persone devono essere messe in condizione di poterlo fare senza dover attingere dal proprio patrimonio personale, come stanno facendo adesso per vivere.
Con la nota inviata – conclude la nota – Pepe ha pregato pertanto le Istituzioni di Vertice di verificare la possibilità nei decreti che stanno approvando in questi giorni di inserire anche delle norme a sostegno dello sport di base, amatoriale ossia quello che non per forza prevede la partecipazione alle Olimpiadi, mentre ai sindaci ed ai presidenti delle comunità montane di fare quanto è nelle loro disponibilità per far ripartire lo sport e la socialità nel proprio territorio e di farsi anche loro portatori di istanze per lo sport, la socialità del Sannio destinato altrimenti a divenire ancor più landa desolata e terra di steppa”.