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Gabriele Corona lascia la presidenza di ‘Altrabenevento’

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Gabriele Corona lascia la presidenza dell’associazione ‘Altrabenevento’. Ad annunciarlo è una nota di Sandra Sandrucci. La decisione dopo la notifica nella giornata di ieri, poche ore prima della costituzione del comitato contro la costruzione del palazzo casertano sul Terminal Bus, dell’ennesima contestazione disciplinare al presidente, dipendente del Comune di Benevento, per il contenuto di quattro comunicati scritti dall’associazione Altrabenevento.
Tre articoli sono stati segnalati da Fioravante Bosco, comandante della Polizia Municipale e Gennaro Santamaria, dirigente del Settore Affari Generali. I due funzionari, nominati dal sindaco Mastella con atti contestati proprio da Gabriele Corona, riferiscono che “il dipendente reitera sistematicamente manifestazioni ingiuriose nei confronti dell’Ente e del Sindaco Clemente Mario Mastella che superano certamente l’espressione della libertà di pensiero, pur prevista dall’art. 1 della legge n. 300/1970 (Statuto dei lavoratori), in quanto mirano a destabilizzare l’organizzazione amministrativa, politica e burocratica”.
“Pur di far tacere l’associazione – scrive la Sandrucci – si tenta di colpire il suo presidente, come dipendente dell’Ente, con ripetuti trasferimenti punitivi e provvedimenti disciplinari che puntano chiaramente a creargli pregiudizi per la carriera”.
“L’associazione – conclude la nota – continuerà a denunciare il malaffare, manterrà gli impegni per la costituzione dell’Osservatorio sulla criminalità e la corruzione, parteciperà alle attività del Comitato “Giù le mani dal Terminal Bus” e tenterà ancora di lavorare insieme ai consiglieri di opposizione, alle associazioni e ai comitati civici per la qualità dell’acqua e per controllare l’utilizzazione dei Cento Milioni di euro che tanto “destabilizzano” il Comune di Benevento”.
LE REAZIONI – “Il L@p Asilo 31 esprime la propria vicinanza a Gabriele Corona in seguito all’ennesimo atto persecutorio messo in essere dall’amministrazione comunale.
Un’azione vendicativa che rispecchia in pieno lo stile dell’attuale amministrazione che mira a colpire e minare la vita di una persona pur di impedire e mettere a tacere il suo impegno civico all’interno di una libera associazione. Altrabenevento da anni svela il malaffare dei colletti bianchi e il compromesso morale che si annida nella azioni amministrative.
Altrabenevento come tanti altri comitati civici e movimenti rappresenta il nervo attivo del tessuto sociale beneventano che da sempre si sostituisce all’azione fioca, inoffensiva e a volte opportunista delle forze partitiche. Proprio il vuoto lasciato da queste è colmato dai comitati civici che pagano caramente il prezzo del loro attivismo e che di certo non resteranno a guardare e non lasceranno da sola Altrabenevento, Gabriele Corona e tutte le persone che riceveranno duri attacchi con l’obbiettivo di metterli a tacere.
Difenderemo sempre la libertà e il diritto di esprimere dissenso e non lasceremo mai indietro o solo chi si spende per affermare i valori di una società equa, sana e giusta”.
“Nessuno – scrive Valentino Soreca dell’associazione Radici – si attendeva che il Comune di Benevento chiedesse scusa a Gabriele Corona per il trasferimento illegittimo ad altro ufficio (come da sentenza del Giudice del Lavoro di Benevento Claudia Chiarotti) ma neppure ci si sarebbe attesi una ennesima proposta di provvedimento disciplinare (sino ad ora nessuno andato a buon fine). Quale sarebbe la nuova motivazione? I comunicati stampa della associazione AltraBenevento sarebbero ritenuti destabilizzanti.
Con vena ironica si potrebbe dire che non destabilizza il Governo e la Sanità nazionale un Coronavirus, inimmaginabile pensare che possa destabilizzare il Comune di Benevento un Corona Gabriele (o forse si?). Destabilizzare! Come riporta la Treccani: privare una struttura della sua stabilità in modo da farla crollare e, sempreché il redattore del procedimento non voglia confermare che le dichiarazioni di Corona si possano paragonare a delle vere e proprie “rivelazioni terremoto”, il termine appare di uso improprio. Come inappropriato si colloca, sempre consultando la Treccani, in uso politico che ha significato di scuotere le fondamenta, appunto, del potere politico.
Potere politico ed amministrativo locale che ad oggi risulta non destabilizzato pur se composto, a detta dello stesso Sindaco, anche da consiglieri comunali “arraffa arraffa” e “succhiaruote”, tra un continuo chiedere e tradire, al punto di averlo indotto, quasi un mese fa, a presentare le proprie dimissioni irrevocabili, revocate nei giorni scorsi (seppur il Consiglio Comunale è rimasto lo stesso). Fatto sta che non passa inosservato e privo di umana riflessione che:” i fatti contestati sono stati segnalati da Fioravante Bosco, comandante della Polizia Municipale e Gennaro Santamaria, dirigente del Settore Affari Generali, due funzionari, nominati dal sindaco Mastella con atti contestati proprio da Gabriele Corona”, dice il comunicato di AltraBenevento (associazione contro il malaffare)
Di certo e qui la riflessione, i fatti non sono stati segnalati dal dott. Antonio Iadicicco, dirigente del settore urbanistico oggetto delle attenzioni del sodalizio, settore che avrebbe dovuto avvertire prima e più di tutti una destabilizzazione in atto, cosa che sembra non essere avvenuta.
Settore urbanistico dove, all’oggi, presta servizio Corona proprio sotto la dirigenza del dott. Iadicicco.
A tutto ciò si aggiunga che al momento non si hanno notizie di “querela per diffamazione” da parte del Comune di Benevento nei confronti della associazione AltraBenevento o di Gabriele Corona e, se così fosse, la proposta di consiglio disciplinare sarebbe veramente incomprensibile, prestandosi nel dare l’impressione che non si consideri falso quanto affermato nei comunicati stampa, quanto lo si consideri realmente destabilizzante, nella definizione data dalla Treccani.
Un tentativo, denuncia l’associazione AltraBenevento, di voler imbavagliare Gabriele Corona e tutti i componenti, cosa che, alla pari della strategia usata dall’Orazio attaccato dai Curiazi, ha visto presentare le dimissioni di Corona quale presidente della associazione (queste irrevocabili realmente)
Una storia veramente triste, verso la quale non si può non restare basiti ed al tempo stesso vigili nella difesa dei diritti dell’uomo e della libertà costituzionale dello stesso.
Diritti che per statuto l’associazione Radici, attraverso i suoi coordinamenti, – conclude Soreca – difende e promuove in Italia come in Europa. In attesa di futuri sviluppi, esprimiamo la nostra totale solidarietà a Gabriele Corona, unitamente alla associazione AltraBenevento, auspicando e confidando che, al più presto, l’intera vicenda sia chiarita”.
“Abbiamo appreso che l’Amministrazione comunale di Benevento ha avviato, nei confronti di un proprio dipendente, Gabriele Corona, un “…procedimento per censurare il comportamento tenuto per esercizio del diritto di critica oltre i limiti della continenza sostanziale e formale…”. Così in una nota Civico22.
“Premesso che – scrive l’associazione – la censura di un “comportamento” ritenuto “incontinente” per “esercizio del diritto di critica” evoca tristemente periodi storici in cui la classe politica non tollerava il dissenso per un deficit voluto di democrazia sostanziale e formale, la riflessione più preoccupante che ne deriva è che questa Amministrazione comunale continua ad ignorare e svilire il “luogo democratico” per eccellenza: il Consiglio comunale.
Le denunce dell’Associazione “Altrabenevento”, della quale Corona è Presidente – conclude -, dovevano infatti essere occasione politica di discussione e approfondimento all’interno del Consiglio comunale. Invece, ancora una volta, la strada scelta dall’Amministrazione comunale di Benevento è quella dello spostamento di un problema dal luogo pubblico al “luogo privato” e personalistico”.
“Gabriele Corona, dipendente del Comune di Benevento, da quando si è insediato il sindaco Mastella – scrive la CUB – subisce continui trasferimenti e provvedimenti disciplinari per impedirgli di esprimere come cittadino e a nome di una associazione, il diritto di critica sancito dalla Costituzione.
A novembre 2016 fu trasferito dallo Sportello Unico per l’Edilizia alla Polizia Municipale per svolgere compiti ridicoli. Dopo oltre tre anni il Giudice del Lavoro ha annullato quel trasferimento, perché immotivato e illegittimo, condannando l’amministrazione a pagare le spese e ad assegnare il dipendente all’ufficio di provenienza. L’amministrazione Mastella, nonostante la decisione del giudice, lo ha trasferito all’ufficio agricoltura e industria, materie di cui non si mai occupato nei quarant’anni di esperienza al Comune di Benevento dove invece ha lavorato per attività culturali e turistiche, servizi per i giovani e prevenzione alla droga, tutela dell’ambiente e lotta all’abusivismo.
Quel dipendente pubblico, Istruttore Amministrativo di lunga esperienza, potrebbe essere utilizzato a servizio della comunità ed invece l’amministrazione lo destina ad attività secondarie (sono molte limitate le competenze del Comune per agricoltura e industria) con conseguente danni per la sua carriera e per l’Ente che dovrà ancora pagare spese e risarcimenti di danni.
E siccome Corona non si piega, fioccano anche i provvedimenti disciplinari per comunicati inviati alla stampa non come dipendente comunale ma come presidente dell’associazione Altrabenevento. Ne ha ricevuto uno ad agosto 2018 per aver segnalato la pubblicazione di una determina sbagliata sull’appalto del cimitero (fatto vero), un altro per aver espresso solidarietà ai disabili rimasti senza assistenza nell’estate 2018 (fatto vero e ampiamente condiviso). Un’altra contestazione relativa alla nomina di Bosco Fioravante, sindacalista UIL, come comandante della Polizia Municipale è decaduta per “errori procedurali” ma le considerazioni e le critiche di Corona erano corrette ed argomentate tant’è che il comandante non lo ha querelato per diffamazione.
Bosco, però, ha inviato all’amministrazione altre quattro richieste di provvedimenti disciplinari per Corona, alcune addirittura per comunicati che il dipendente non ha firmato. Ad esse – prosegue il sindacato – si aggiunge la contestazione del dirigente del settore personale, Alessandro Verdicchio, per un articolo firmato dal “presidente di Altrabenevento” che però criticava il comportamento dei ‘dirigenti della sinistra sinistrata’ con la seguente frase “Non hanno fatto o detto niente per i pozzi contaminati da tetracloroetilene, oppure per la gestione del personale del Comune di Benevento, per gli incarichi alle ditte che si occupano di riscossione coattiva dei tributi, per l’ipermercato al posto dell’ex INPS ed infine per i progetti Terminal Bus-Periferie oppure i PICS del comune di Benevento”.
Secondo il dirigente al Personale, questa frase contiene una critica scomposta del dipendente Corona all’amministrazione comunale perché il comunicato si conclude così: “Altrabenevento continuerà ad impegnarsi ‘per la città sostenibile contro il malaffare’ e cercherà convergenze e collaborazioni con i consiglieri comunali che fanno opposizione e con i gruppi che quotidianamente lottano per i diritti dei cittadini, il contrasto alla malavita e alla corruzione, il rinnovamento della politica”
Questi comportamenti sono gravissimi ed ancora più grave è il silenzio della CGIL e della CISL, sindacati ridotti a difendere qualche indennità dimenticando la tutela dei diritti dei lavoratori. Il coordinamento nazionale della CUB (Confederazione Unitaria di Base) assiste e sostiene Gabriele Corona, vittima di scomposte ritorsioni da parte di un’amministrazione che proprio non concepisce il confronto democratico e non sopporta critiche”.
“La segreteria provinciale della Cgil di Benevento esprime solidarietà al dipendente del Comune di Benevento ed ex presidente di “Altrabenevento”, Gabriele Corona, contro cui, come informa un comunicato dell’associazione, è stato aperto un ulteriore procedimento disciplinare, che arriva nel bel mezzo di una frenetica attività di denuncia di scelte del Comune non condivise, in particolare sull’utilizzo dei fondi ministeriali concessi per la riqualificazione delle periferie.
Non siamo in grado di esprimere un giudizio compiuto nel merito delle specifiche contestazioni. Colpisce, comunque, la singolarità del caso, di utilizzo, cioè, dei regolamenti disciplinari da parte dello stesso Ente che viene criticato, apertamente e con la sola forza della dialettica.
La scelta di dimettersi dal vertice di un’associazione che da anni accende i riflettori sui conflitti d’interesse e lotta per il contrasto alla malavita e alla corruzione, per garantire alla stessa di continuare a battersi per la sua missione, rappresenta l’ultimo atto di un sistema democratico sempre più fragile e in costante decadenza e che sembra non essere più in grado di assicurare il diritto alla libertà di espressione, costituzionalmente sancito, e al libero e costruttivo dibattito connaturato a una società pluralistica e fondata su uno stato di diritto a tutela del singoli e della collettività.
In merito ai continui trasferimenti d’ufficio e ai cambiamenti di mansione che sono stati riservati a Gabriele Corona, definiti dall’associazione Altrabenevento come “punitivi e provvedimenti disciplinari volti a creargli pregiudizi per la carriera”, la Cgil Benevento conferma che, se in questa vicenda dovessero ravvisarsi elementi concreti di “un più complessivo disegno di condotta illecita e di vessazione e prevaricazione” nei confronti di Corona, come da Sentenza del Consiglio di Stato n.1282/2015 su “demansionamento e mobbing, a suo giudizio è necessario e doveroso affidarsi alle sedi opportune. In questo caso, la Cgil anticipa di voler sostenere con ogni mezzo questa eventuale azione, nel rispetto delle sue politiche a tutela dei diritti dei lavoratori di qualunque categoria e settore professionale”.