ECONOMIA
Autofficine: in Campania, numeri in linea con la media nazionale

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Il numero delle officine presenti in Campania è in linea con la media nazionale, precisamente è di poco superiore: è questo ciò che emerge dai dati che sono stati presentati da Osservatorio Autopromotec.
In relazione all’anno 2018 sono stati forniti tutti i dati ufficiali relativi a queste particolari aziende ed è stato tracciato un quadro a livello nazionale, opportunamente distinto tra regione e regione.
In Campania, un’officina ogni 469 vetture circolanti – Anzitutto, è interessante sottolineare che in Italia risultano presenti sul territorio 83.231 attività di questo tipo, le quali servono una quantità di autovetture circolanti di poco superiore a 39 milioni; sulla base di questa statistica, si può evidenziare il fatto che ogni singola azienda ha “in carico” una quantità di 469 veicoli.
Il rapporto tra officine attive e auto circolanti è un dato particolarmente significativo: piuttosto che ragionare in termini assoluti, infatti, è preferibile conoscere quali siano le officine in relazione al numero di auto che potrebbero necessitare dei servizi.
Come si stava accennando, per l’appunto, il dato relativo alla Campania è vicino alla media nazionale: nella nostra regione infatti, secondo Osservatorio Autopromotec, il rapporto tra vetture circolanti e autofficine è di 454, di poco al di sotto della media nazionale.
Nello specifico, in Campania si contano 7.693 officine di autoriparazione a servizio di una quantità di autovetture circolanti pari a 3.769.957 unità.
Le regioni con più autofficine: tutte al Sud – Molto interessante è, a questo punto, scoprire quali sono le regioni italiane in cui la presenza di officine è più elevata.
In questo speciale “podio” troviamo esclusivamente regioni del Sud: al primo posto si colloca la Basilicata, dove vi è un’autofficina per appena 337 vetture circolanti, il secondo posto è condiviso dalla Calabria e dal Molise, regioni in cui un’autofficina serve 368 vetture, mentre al terzo c’è la Puglia, con un rapporto vetture circolanti/autofficine di 383.
Il minor numero di autofficine si registra in Valle d’Aosta – Per chi è interessato ad aprire un’attività di questo tipo sul territorio nazionale, ovviamente, il dato di maggior interesse è quello relativo alla regione con la più bassa quantità di autofficine, scopriamo subito qual è.
Chi è intenzionato ad aprire un’autofficina avrebbe delle ottime possibilità di ottenere alti guadagni in Valle d’Aosta: in questa regione del Nord Italia, infatti, le officine di autoriparazione sono appena 169 su 187.005 vetture circolanti, ciò significa ogni singola autofficina ha “in carico” più di 1.100 vetture.
In rapporto ad una regione come la Campania, dunque, in Valle d’Aosta le officine sono meno della metà in rapporto alle auto circolanti, dunque la concorrenza è decisamente meno fervida.
Un settore florido in cui è necessario saper innovare – Ovviamente, per poter essere competitivi in questo settore è necessario vantare dei livelli di professionalità indiscutibilmente alti, senza trascurare il fatto che si deve disporre di tutte le strumentazioni tecniche e tecnologiche necessarie per poter operare al meglio.
Anche gli imprenditori di questo settore, ovviamente, devono essere sufficientemente propensi ad innovare, e da questo punto di vista le novità non mancano affatto.
La sfida del prossimo futuro: realizzare delle “officine mobili” – Tra le sfide che potrebbero riguardare il mondo delle autoriparazioni nel prossimo futuro vi è quella di allestire delle officine a bordo di furgoni, realizzando così delle vere e proprie officine mobili in grado di servire i clienti in modo ancor più efficace e flessibile.
Le officine mobili sono una realtà consolidata negli Stati Uniti, mentre in Italia stanno affacciandosi solo ora sul mercato.
Per avviare un’attività di questo tipo è sicuramente importante allestire il veicolo in maniera specifica, utilizzando scaffalature per furgoni quali quelle proposte da Store Van e prevedendo scomparti e piccoli mobili utili allo svolgimento dell’attività; per il resto, anche in questo caso, a far la differenza è la competenza e l’esperienza del professionista.