CULTURA
Lo storico Sarfatti in città per la Shoah: ‘Serve conoscenza contro indifferenza e odio’
Nel salone prefettizio il prefetto Cappetta ha consegnato cinque medaglie alla memoria di cinque sanniti che furono prigionieri nei campi nazisti. Letto anche il messaggio di Liliana Segre giunto alla giornalista Nunziato impegnata da anni sul tema della memoriaAscolta la lettura dell'articolo
“La conoscenza, prima della memoria, per riflettere e gli strumenti della democrazia per prevenire oggi gli orrori del passato che hanno revocato il diritto alla vita di milioni di uomini, esseri umani prima di tutto e prima di qualsivoglia appartenenza religiosa, culturale e geografica”.
La conoscenza dei fatti e delle scelte politico-militari, anche di quelle che pur nell’intento di aiutare hanno determinato tragici epiloghi, come fu per la controversa decisone degli alleati di bombardare nel 1944 il campo di concentramento di Auschitwz e le sue camere a gas, avendo come obiettivo più ampio quello di distruggere gli impianti industriali a sei chilometri di distanza e la ferrovia che dall’Ungheria portava ai lager infelicemente noti.
E’ questo, in sintesi, il messaggio che ha lanciato dal salone della Prefettura di Benevento lo studioso della persecuzione ebraica in Italia e storico contemporaneo, Michele Sarfatti, in occasione delle celebrazioni che precedono la Giornata della Memoria, di cui quest’anno il 27 gennaio ricorre il ventennale dell’istituzione promulgata sotto la presidenza della Repubblica Ciampi nel 2000 per commemorare le vittime dell’Olocausto e il momento dell’apertura dei cancelli dei campi di stermino da parte delle truppe sovietiche nel 1945.
La memoria e la conoscenza, dunque, come monito per contrastare il rischio di un ritorno degli orrori sempre dietro l’angolo e spesso incitati da comportamenti e linguaggi non adeguati da parte di rappresentanti della politica. Sarfatti ha commentato anche il recente video di Salvini affermando di essere contro la giustizia fai da te e che lo strumento che si ha disposizione è il ricorso alle forze dell’ordine.
La cerimonia nel salone prefettizio animata dall’ensemble per pianoforte clarinetto, flauto e violoncello dell’Orchestra Filarmonica di Benevento, si è snodata attraverso i saluti del prefetto Francesco Antonio Cappetta, che ha poi consegnato, insieme ad alcuni rappresentanti delle autorità civili e militari, cinque medaglie alla memoria ai figli di cinque militari sanniti che hanno vissuto l’internamento nei campi nazisti: Armando Colarusso, Pasquale Costanzo di San Marco dei Cavoti, Armando Mucci di Benevento, Salvatore Mercuri di Pago Veiano e Pellegrino Pietrafesa e di San Marco dei Cavoti.
Hanno preso parte tra gli altri alcuni studenti del Liceo scientifico “Rummo“, che hanno letto il messaggio di Liliana Segre consegnato alla giornalista Enza Nunziato, impegnata da anni sul tema della memoria, che ha promosso l’evento con Sarfatti e del Liceo artistico che hanno spiegato alcune opere che hanno realizzato per la Giornata della Memoria.
Le dichiarazioni nel servizio video