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Distretto Rurale Terra Sannita, conclusa la prima fase di ascolto del territorio

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Si è conclusa la prima fase di ascolto del territorio che porterà alla nascita dei due distretti del cibo e precisamente il Distretto Rurale Terra Sannita (DIR), che vede come promotore il Gal Taburno Consorzio, e il Distretto Agroalimentare di Qualità Sannio (DAQ) che ha come soggetto promotore il Gal Area Fortore.
In occasione di uno degli eventi più attesi sul territorio, la Festa del Torrone e del Croccantino di San Marco dei Cavoti, si sono tenuti lo scorso sabato 7 dicembre presso la sala convegni del suggestivo Palazzo Marchesale, due incontri di animazione e di ascolto che hanno visto la partecipazione di vari stakeholders interessati alla costituzione di tali distretti. È stato un proficuo confronto di idee e programmi da mettere in campo nell’interesse del Sannio e non solo, segno che esiste un reale interesse degli enti, delle associazioni di categoria e soprattutto delle aziende, a puntare sulle eccellenze rurali, agroalimentari, artigianali e turistiche.
Si viaggia, dunque, a gonfie vele, verso i riconoscimenti definitivi dei distretti da parte della Regione Campania. Come detto durante tali incontri, è ormai quasi tutto pronto per consegnare la documentazione necessaria e utile a creare sul territorio veri e propri punti di riferimento per sviluppo e crescita imprenditoriale. Sia il DIR che il DAQ, per le loro particolari caratteristiche, potranno concorrere, una volta attivati, ai benefici nazionali e comunitari opportunamente destinati, al fine di sostenere e realizzare una strategia di sviluppo fatta di iniziative e progetti di diretto utilizzo da parte delle aziende agricole, dell’artigianato, del commercio, del turismo ma anche da parte degli enti territoriali.
‘’Siamo sulla buona strada – hanno sottolineato nei rispettivi incontri i due presidenti dei comitati promotori, Raffaele Amore (Gal Taburno) e Davide Minicozzi (Gal Fortore) – lavoriamo in sinergia puntando ad un obiettivo comune: l’attuazione sul territorio sannita ma anche su una parte di quello irpino e casertano, di nuovi strumenti di governance fondamentali a mettere in atto opportunità di sviluppo diverse da quelle conosciute ed attuate anche dai Gal. Siamo sicuri – concludono Amore e Minicozzi – che, una volta avviati, questi distretti valorizzeranno al massimo le vocazioni e le eccellenze territoriali, incoraggiando anche forme di cooperazione. La speranza nonché l’obiettivo sono quelli di dare una concreta risposta alle tante richieste e fabbisogni che provengono dal tessuto imprenditoriale di un’area interna che ha l’esigenza di emergere e di abbandonare vecchie logiche che non hanno prodotto risultati e reddito.’’