CRONACA
Apice, residui di produzione sversati illecitamente: nel mirino frantoio. Denunciato titolare

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Denuncia e sequestro in un frantoio ad Apice. Questo il bilancio dei controlli effettuati nel pomeriggio di ieri dai carabinieri forestali di San Giorgio Sannio, nell’ambito di un’operazione finalizzata alla verifica del rispetto della vigente normativa in materia di gestione delle acque di vegetazione e delle sanse umide prodotte dalla lavorazione delle olive.
Nei guai il titolare dell’attività: dall’inizio dell’attuale campagna olearia, che vede tutt’ora in piena attività la maggior parte dei frantoi dei nostri territori, infatti, l’uomo avrebbe riversato e depositato in maniera del tutto incontrollata, a diretto contatto col suolo nudo, i residui di produzione costituiti dalla porzione semi-solida delle acque di processo derivanti dalla lavorazione delle olive molite presso gli impianti del frantoio.
Si tratta di scarti di produzione notoriamente carichi di composti organici che conferiscono loro un ph fortemente acido e una bassa biodegradabilità, che nel caso in specie avevano assunto la qualifica di vero e proprio rifiuto in quanto abbandonati sul terreno a formare un acquitrino maleodorante e di fatto non impiegati a fini agronomici, secondo quanto previsto dalle prescrizioni tecniche di cui alla delibera di giunta della Regione Campania n. 398/2006, che a sua volta recepisce i dettami del decreto del ministero delle politiche agricole e forestali del 06 luglio 2005 e della Legge n. 574/1996.
I militari hanno così sequestrato l’area di terreno sulla quale erano stati illecitamente sversati i rifiuti oleari in questione, estesa circa 20 mq e ubicata sul retro del frantoio, oltre a deferire il titolare per la violazione di cui all’art. 256 comma 2 del testo unico ambientale.