Comune di Benevento
Benevento, Mollica (M5s) sollecita attivazione di organismi di partecipazione diretta

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Il Regolamento per il referendum consultivo comunale previsto dall’art.79 e seguenti dello Statuto, approvato all’unanimità in Consiglio comunale l’11 novembre scorso, non è un semplice provvedimento formale, ma uno strumento di democrazia diretta, che rende effettivo il diritto di partecipazione della cittadinanza a scelte importanti per la comunità.
Si tratta – spiega la consigliera comunale del M5s, Anna Maria Mollica – di una conquista che è frutto di una battaglia storica del MoVimento 5 Stelle di Benevento e del meetup Grilli Sanniti, condotta a più livelli, e consolidata in rete con associazioni e comitati, in particolare con il Comitato Acqua Bene Comune.
Questo regolamento avrà a breve un primo collaudo: il Consiglio infatti dovrà esprimersi sull’ammissibilità del referendum consultivo sulla gestione pubblica dell’acqua, chiesto da oltre 3.000 cittadini di Benevento.
Ci auguriamo che anche in tale occasione – prosegue la pentastellata – il Consiglio si esprimerà in modo unanime a favore della sua ammissibilità, per riconoscere un diritto richiesto dalla collettività.
Il MoVimento 5 Stelle sollecita, intanto, l’attivazione degli altri fondamentali organismi di partecipazione previsti dall’art.74 dello Statuto: la Conferenza Economica Cittadina, con “compiti consultivi di qualificato supporto alla programmazione degli interventi dell’Ente Comune e alla promozione dello sviluppo nei settori delle attività industriali, commerciali, artigianali e agricole”; la Conferenza degli Enti e degli Operatori Culturali, con “compiti consultivi per valorizzare e tutelare le risorse e i beni culturali della città, potenziare gli studi di storia locale e per il coordinamento degli interventi nel settore delle attività culturali in generale”; il Forum dei Cittadini, con funzioni di osservatorio sull’attuazione dei principi informatori dello Statuto.
Dobbiamo smettere, una buona volta, di pensare che i contributi a cui sono tenuti i cittadini siano solo quelli economici delle tasse e dei tributi. “Quando il cittadino è passivo è la democrazia che s’ammala”, ammoniva de Toqueville. La strada per una sana democrazia, dunque, – conclude Mollica – passa necessariamente attraverso il riconoscimento dei diritti di partecipazione della cittadinanza”.