Medio Calore
Calvi, tavola rotonda conclusiva per “Oltre i Sentieri”
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Ultimissima tappa per la manifestazione Oltre i Sentieri. Questa mattina, presso la sala consiliare del comune di Calvi, c’è stato infatti un proficuo e costruttivo dibattito in cui si sono tirate le somme, ripercorso il grande successo delle serate precedenti, e discusso insieme delle prospettive di sviluppo per la via Appia come patrimonio di valore per i territori locali. Il maestro Giovanni Molinari ha aperto le danze con un’intensa esibizione alla fisarmonica, precedendo l’intervento del sindaco di Calvi, Armando Rocco.
Il primo cittadino, visibilmente e giustamente orgoglioso per la grande riuscita del percorso da lui promosso, ha espresso profondi ringraziamenti per tutti gli attori coinvolti nell’organizzazione. Queste le sue parole: “Credo fortemente che la via Appia, che a breve sarà patrimonio dell’Unesco insieme al Ponte Appiano, rappresenti un patrimonio valoriale collettivo che non possiamo più trascurare. Con l’impegno di tutti gli attori coinvolti possiamo trasformare questa via in un indotto turistico ed economico eccezionale! Sono lieto di anticipare, inoltre, che dal prossimo, per il quale siamo stati già finanziati, anno anche un comune irpino entrerà a far parte del nostro team. Si tratta del comune di Bonito“.
Ha preso poi la parola il sindaco di San Giorgio del Sannio, onorevole Mario Pepe: “Voglio ancora una volta ringraziare di vero cuore, ed esprimere il mio personale endorsement per Armando Rocco, che ha creato un percorso davvero encomiabile attraverso un’organizzazione straordinaria. Il suo impegno ha consentito ai nostri comuni di beneficiare di una incredibile visibilità, oltre che di una cospicua fonte di finanziamento da destinare alla valorizzazione della cultura, in luoghi in cui l’impegno sociale e culturale è troppo spesso sottovalutato. Spero che questo impegno possa essere riproposto con eguale forza negli anni a venire, sia dal sindaco che dalla popolazione locale che, ricordiamolo, deve necessariamente giocare un ruolo attivo nella vicenda”.
L’architetto Francesco Bove, presente in rappresentanza dell’archeologo Italo Iasiello, ha ripercorso la storia della Regina Viarum, sviscerandone tutti i segreti e le vicissitudini che si sono succedute nel corso dei secoli. Nonostante le tante variazioni morfologiche e costruttive, dal racconto di Bove si evince una sola, importante costante: la via Appia è stata sempre uno snodo fondamentale per i commerci e lo sviluppo del Mezzogiorno d’Italia. Elemento imprescindibile allora, patrimonio inestimabile oggi!
Nell’intervento successivo il Prof. Francesco Guadagno, ordinario di Geologia Applicata presso l’Università degli Studi del Sannio, ha metaforicamente percorso la tutta la via Appia, dal mar Tirreno all’Adriatico, esplorandone il sottosuolo e le problematiche superficiali. Focus dell’intervento è stata infatti la necessità di valorizzare il territorio che si snoda lungo questa via, soprattutto risolvendo le principali problematiche che ne impediscono una corretta fruizione, a partire dalle cave che hanno deturpato il territorio, per arrivare all’annoso problema delle tonnellate di rifiuti impunemente abbandonati. Elementi, questi, in netta antitesi con la possibilità di favore gli importanti flussi turistici che questa meraviglia storica meriterebbe.
Ancora un’esibizione del maestro Molinari, con un brano da lui composto e dedicato alla via Appia, prima di giungere alla testimonianza del filologo Riccardo Valli. Grazie al suo intervento gli spettatori sono stati nuovamente proiettati nelle vicissitudini storiche dell’Appia Antica, spaziando, con la fantasia, tra le iniziative e le gesta di Traiano, Appio Claudio e Orazio, al fine di comprendere cosa è stato questo percorso attraverso i secoli.
Ultimo intervento è stato quello dell’avvocato Monica Iachetta: “Ho fatto il percorso tra Brindisi e Mondragone, un tratto della via Appia lungo circa 500 Km. Ho anche partecipato al Cammino di Santiago e vorrei quindi riportare un dato esemplificativo delle potenzialità del nostro percorso; nel 2018 a Santiago sono arrivati circa 300.000 camminatori, e vi posso garantire non abbiamo nulla da invidiare al pur eccellente cammino spagnolo. Da queste esperienze, quindi, porto via un ricordo ugualmente memorabile ma, a supporto delle considerazione fatte finora, devo dire che la via Appia, per poter essere realmente fruibile dai camminatori, ha bisogno di qualità organizzativa, servizi, agevolazioni per i disabili e, banalmente, strutture ricettive, che a mio avviso non dovrebbero essere solo alberghi o B&B, ma anche punti di accoglienza più economici per i giovani viandanti.”
Conclusioni e ringraziamenti affidati ancora una volta ad Armando Rocco, che saluta la platea con un auspicio perché il flusso di entusiasmo e passione collegato alla via Appia possa essere colto e diffuso da tutti i cittadini. Un patrimonio inestimabile per i nostri comuni e per la Campania tutta.