ECONOMIA
Gli italiani dicono sì alla cessione del quinto

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La situazione dei prestiti in Italia non sembra registrare segni negativi, anzi. Gli italiani chiedono ancora prestiti e lo fanno con una certa decisione e frequenza. La cosa che colpisce è che, se prima lo facevano per accedere all’acquisto della casa dei sogni o per ristrutturare (insomma, motivazioni definite serie), oggi lo fanno per concedersi una vacanza.
Si tratta certo di una necessità per l’equilibrio psicologico che viene messo sotto pressione tutto l’anno tra lavoro e vita privata, ma viene da chiedersi se sia davvero così consigliato chiedere addirittura un prestito per andare in vacanza. Ricerche di settore hanno segnalato che nei primi mesi del 2019 in Italia sono stati erogati 72 milioni di prestiti per spese legate alle vacanze.
Chiarito questo, è utile sapere quali sono le forme di prestito che gli italiani preferiscono. Ci sono quelli finalizzati, cioè quelli che richiedono la motivazione del prestito e ci sono quelli che non necessitano di spiegazioni, proprio come la cessione del quinto che rappresenta una delle formule più apprezzate.
I dati confermano che questa soluzione piace molto agli italiani che non ne fanno un segreto.
Nel primo semestre del 2018 le erogazioni delle società finanziarie finalizzate a questa categoria hanno superato i 4 miliardi, segnando un tasso di crescita del 10% sullo stesso periodo del 2017.
Come funziona
Il prestito con cessione del quinto viene definito al consumo, a breve/medio termine, non finalizzato quindi non legato a un acquisto e le sue rate vengono rimborsate con la cessione di fino a un quinto dello stipendio o della pensione.
Capire come funziona è abbastanza semplice, ma ci sono anche realtà online come Cessionedelquintofacile.com che spiegano nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere.
In linea di massima, si stipula un prestito con un istituto di credito per una cifra ben precisa che deve essere restituita in un determinato numero di rate che vengono trattenute automaticamente dal datore di lavoro o dall’ente che eroga la pensione e versate all’istituto di credito.
Ogni rata mensile, comprensiva di interessi, non può mai superare un quinto della pensione o dello stipendio.
Prima di accettare una soluzione di prestito è importante tenere presenti alcuni elementi come: il TAN, cioè il Tasso Annuo Nominale, il TAEG, quindi il Tasso Annuo Effettivo Globale, le spese d’istruttoria, le spese assicurative e le commissioni bancarie.
Chi accede al prestito
Anche se non sono necessarie molte prerogative per accadere al prestito con cessione del quinto, non tutti possono richiederlo. Precisamente, i lavoratori che possono accedervi sono i dipendenti pubblici e statali, privati e i pensionati. Il contratto deve essere a tempo indeterminato o determinato, purché il piano di rientro del prestito non superi la data di termine del contratto.
Gli altri requisiti richiesti sono: la residenza in Italia, un’età compresa tra i 18 anni e i termini di quiescenza di legge, un’anzianità di servizio maturata e una determinata tipologia di contratto.
I documenti da presentare invece sono: la carta d’identità e il codice fiscale, le ultime due buste paga, il cud e il certificato di stipendio che nel caso di pensionati viene sostituito da un certificato che attesti il diritto di percepire una pensione.