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Soresa, 32 candidati per l’incarico di direttore generale: in corsa anche Boccalone e Madaro

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Il direttore della Provincia, Nicola Boccalone, e l’amministratore unico dell’Asia, Donato Madaro, in corsa per il posto di direttore generale della Soresa, la società regionale per la sanità che realizza azioni strategiche finalizzate alla razionalizzazione della spesa.
I due manager concorreranno per la prestigiosa nomina all’interno di una rosa composta da 32 candidati. L’elenco è stato approvato dalla Regione e pubblicato sul Burc nella giornata di oggi.
La società svolge il ruolo di Centrale acquisti dei prodotti destinati alle aziende del sistema sanitario regionale e concorre al ripiano del debito maturato. Inoltre, è anche il soggetto aggregatore che aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati alle Asl e alle aziende ospedaliere del territorio, alle società partecipate in misura totalitaria della Regione comprese quelle in house, agli enti regionali e locali e ad altre pubbliche amministrazioni.
E’ inoltre Centrale unica di pagamento del sistema sanitario regionale con lo scopo di favorire l’estinzione dei debiti di tutte le aziende sanitarie.
Boccalone e Madaro hanno presentato la domanda rispondendo al primo avviso pubblico del 16 ottobre 2018 insieme con altri 16 professionisti. Successivamente, a causa di una proroga dei termini, si sono aggiunti 14 esperti, portando il totale a 32.
Boccalone, prima di essere nominato direttore della Provincia, è stato anche il dg dell’ospedale “Rummo” di Benevento, city manager al Comune di Benevento e amministratore unico di Irpiniambiente.
L’irpino Madaro, oltre all’Asia, è anche presidente del collegio sindacale di Acqua e Terme di Fiuggi, consigliere di amministrazione di Acqualatina Spa, consigliere di amministrazione ed ex amministratore unico della Gisec Spa e consulente per diverse società.
L’incarico con Soresa, eventualmente rinnovabile alla scadenza, è a tempo determinato di durata massima triennale e comporta l’esclusività del rapporto di lavoro con la società.