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ENTI

Rifiuti, il sindaco di San Bartolomeo in Galdo nuovo amministratore unico della Samte

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Il presidente della Provincia di Benevento, Antonio Di Maria, ha nominato Carmine Agostinelli nuovo amministratore unico della Società partecipata Samte srl.

La decisione di Di Maria è maturata dopo l’esame delle manifestazioni di interesse a ricoprire la carica pervenute all’Ente a seguito di una procedura ad evidenza pubblica, avviata l’11 aprile.

Come si ricorderà, la carica di Amministratore della Società provinciale di rifiuti era stata lasciata vacante dal dimissionario Domenico De Gregorio ed alla Provincia sono pervenute nei termini prescritti sei istanze.

Il presidente Di Maria, socio unico della Samte srl, dopo aver valutato i curriculum presentati dai candidati, tutti definiti di “alto livello culturale e professionale”, ha individuato in quello presentato da Carmine Agostinelli, 43 anni, laureato in Scienze Politiche ed in Economia Aziendale, con due Master, libero professionista e sindaco di San Bartolomeo in Galdo, i profili che lo rendono il più idoneo a ricoprire la carica.

“La notizia di Carmine Agostinelli alla guida della Samte – sottolinea il consigliere provinciale del Pd, Giuseppe Antonio Ruggiero – può essere accolta unicamente con un sincero in bocca al lupo, non fosse altro per il fatto che i suoi tre predecessori si sono tutti dimessi dall’incarico denunciando una situazione di totale ingovernabilità del ciclo dei rifiuti. La gestione del post mortem delle discariche provinciali, l’incendio allo Stir di Casalduni con il dramma di circa cinquanta cassintegrati, il mancato avvio dell’Ato rifiuti in attesa delle elezioni di Casalduni, l’insolvenza di tante amministrazioni che si rifiutano di pagare quanto dovuto, iniziando proprio da quella del capoluogo di Provincia, e per concludere una tariffa di conferimento che ad oggi nessuno ha il coraggio di deliberare chiaramente, rappresentano elementi di un quadro in cui non si intravedono i migliori auspici per una gestione efficiente del ciclo dei rifiuti.

A Di Maria sarebbe stata certamente più utile una nomina nel segno della discontinuità e dell’esperienza, proprio quella che la figura, e il curriculum, di Raphael Rossi avrebbero certamente garantito. La nomina dell’amministratore piemontese della Fornia Rifiuti Zero, scelto anche per la gestione del ciclo dei rifiuti garantito dall’Ama, la municipalizzata capitolina del settore, – prosegue Ruggiero – sarebbe stata accolta certamente con maggiore interesse in prospettiva di un settembre che si preannuncia terribile per i contribuenti se non si troveranno soluzione per garantire alla Samte un ulteriore introito di circa 4 milioni di euro, e che la determinazione dell’attuale tariffa non può sicuramente garantire.

Si è optato invece per un sindaco rappresentante dell’ennesimo Comune insolvente nei confronti di Samte, considerato che San Bartolomeo in Galdo deve alla società provinciale quasi 150.000 euro e per cui è già in essere un Decreto Ingiuntivo Esecutivo (n° 1426/2018), analogamente al Comune di Santa Croce il cui Sindaco, nonché Presidente della Provincia, ha nominato Amministratore della Samte proprio un collega altrettanto moroso come lui. Ma la storia della morosità dei Comuni è lunga e si incrocia con quella degli accertamenti effettuati dal dottore Franco Nardone che della battaglia per incassare la Tefa dalle Amministrazioni ha fatto una vera e propria bandiera, evento che certamente ha influito nella scelta di un nuovo management per la guida della Rocca, ed alla cui decisione si è giunti anche attraverso il voto di un consiglio provinciale in cui la quasi totalità dei rappresentanti appartiene a Comuni morosi.

La vicenda dei rifiuti – conclude la nota – avrà, nei prossimi mesi, certamente risvolti negativi sui bilanci e sulle tasche dei cittadini, che un management ed un’istituzione provinciale che risultano entrambe morose nei confronti della Provincia stessa, certamente rappresentano il modo peggiore per affrontare questa emergenza, o quello migliore per far fallire la Samte”.       

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