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Le mamme dei bimbi autistici incontrano Mastella e Asl: si lavora per soluzione
Tecnicamente, il provvedimento emesso dall’Asl trasforma le modalità di prestazione del servizio da una forma indiretta a diretta, per cui a partire dal lunedì 1 aprile, i bambini avrebbero dovuto usufruire dei trattamenti direttamente dall’azienda, ma ciò non è avvenuto. Il provvedimento fa seguito a una indicazione regionale, ancora una volta - si legge nella nota - frutto di una gestione che ignora le esigenze dell’intero territorio campano.
“L’Asl ha garantito che verrà creata nuovamente una short list delle figure professionali necessarie per esperire il servizio. Certo - proseguono i portavoce - questa dirigenza sapeva già che l’arruolamento delle risorse professionali richiede tempo, ecco perché avrebbe dovuto attivarsi molto prima, quando il rischio di una sospensione temporanea era già evidente. Ma in ogni caso ci auguriamo che le cure vengano ristabilite in fretta e che il governatore Vincenzo De Luca impari, quasi allo scadere del suo mandato, a valutare l’impatto delle sue decisioni sulla salute dei cittadini. Invitiamo il direttore Picker e la giunta regionale della Campania, ad assumersi la responsabilità di ripristinare quanto prima l’assistenza ai bambini autistici, dando un'immediata risposta alle famiglie rimaste senza un supporto di cui avevano e hanno ancora diritto”. IL COMMENTO DI ANGSA - In occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, le Associazioni ANGSA Campania e La Mia Famiglia hanno voluto manifestare al fianco della FABA, per riportare l’attenzione delle istituzioni e della collettività sull’unica motivazione che ci spinge, noi genitori, a scendere in campo: il benessere dei nostri figli, quindi la prosecuzione delle terapie ABA, al di là delle modalità in cui vengano applicate da parte della ASL BN1, sia in gestione diretta che in gestione indiretta. Per la prima volta, le 3 associazioni presenti sul territorio, una anche a livello nazionale, si sono unite per far sapere alla collettività che oggi esistono le terapie idonee per garantire reali chance di miglioramento a quelli che altrimenti svilupperebbero disabilità gravi da adulti; che oggi anche in Italia si stanno sviluppando nuove figure professionali specializzate e nuovi corsi di studio in merito all’Analisi Applicata del Comportamento; che proprio a Benevento la Asl ha riconosciuto il valore di tali terapie e ha dato modo a quasi 100 bambini di usufruirne con notevoli risultati. Un sistema all’avanguardia, che invece di essere esportato in altre province e regioni d’Italia, dove i genitori stanno iniziando a “pretendere” la stessa cosa per i loro figli, si sta cercando di affossare, con l’improvvisa interruzione senza possibilità di deroga, sulla base di vecchie circolari o note che solo adesso, a distanza di 3 anni, vengono fuori. Dopo il Flash Mob di ieri, stamattina una delegazione di genitori delle 3 associazioni, con la vicepresidente dell’ANGSA Campania, alla presenza dei giornalisti e degli addetti stampa della ASL, sono stati ricevuti dal direttore Generale Picker, il quale ancora una volta si è dimostrato disponibile al dialogo con le famiglie e a cercare una soluzione anche a livello regionale. Si attende a breve una Delibera con le nuove disposizioni, che sia coerente con le indicazioni regionali in materia. Il Direttore Generale Picker ha rassicurato le famiglie anche in merito ad un possibile rimborso delle terapie in gestione indiretta, nelle more di definizione del nuovo bando che la Asl sta predisponendo per i professionisti Tecnici del Comportamento. ANGSA Campania ha chiesto rassicurazioni anche in merito alla regolarità dei pagamenti per gli operatori, al fine di non disincentivare lo sviluppo di queste nuove figure professionali.