CRONACA
Benevento, blitz antidroga nella notte: 5 arresti
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I carabinieri del Nucleo Investigativo di Benevento hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli nei confronti di 5 persone di Benevento ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
Sono finiti in manette: Pio Musco, 36 anni; Vincenzo D’Agostino, 26 anni; Alfredo Norice, 34 anni; Pierino Licciardi, 52 anni; Antonio Troise, 26 anni.
Il provvedimento scaturisce dall’attività investigativa condotta dai carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha evidenziato le modalità di spaccio di un organizzazione criminale operante a Benevento.
Secondo quanto si apprende, l’indagine è partita nel settembre 2016 e si è protratta fino a marzo 2018 attraverso attività tecniche, servizi di osservazione, pedinamenti, sequestri e arresti, ma anche con dichiarazioni di diversi acquirenti.
Il 36enne Musco – si legge nella nota degli inquirenti – sarebbe “l’organizzatore del sodalizio criminoso, con la funzione di dirigere i partecipi, di organizzare l’approvvigionamento e lo spaccio della sostanza stupefacente, di gestire i proventi derivanti dallo spaccio della droga, di gestire le consegne di droga ai referenti degli altri gruppi di spacciatori.
Gli altri soggetti – aggiungono gli inquirenti – si occupano principalmente del trasporto, della vendita al dettaglio della sostanza stupefacente, dei viaggi di approvvigionamento della sostanza dalle aree di Castel Volturno per l’eroina e Castello di Cisterna per hashish, cocaina e crack”.
L’indagine ha documentato inoltre i viaggi giornalieri verso il Casertano, evidenziando l’estrema pericolosità dell’associazione a delinquere, alla luce – scrivono – dell’assiduità degli approvvigionamenti effettuati soprattutto da uno degli indagati, dalla mole e quotidianità dei successivi spacci, oltre cento accertati, dall’ingente disponibilità di droga anche di diverso tipo, come accertato in occasione dei sequestri a carico di diversi affiliati, e dai conseguenti e notevoli profitti, per un volume di affari di oltre mille euro al giorno.