ECONOMIA
Crescono le spese, ma gli stipendi sono sempre gli stessi: nel Sannio aumenta il costo della vita

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Nel 2018 le famiglie sannite hanno speso 292 euro in più rispetto allo scorso anno. A rivelarlo è una analisi dell’Unione Nazionale Consumatori che ha stilato la classifica delle città più care d’Italia, sulla base dei dati Istat e dell’inflazione media registrata.
Benevento si piazza al 36esimo posto di questa speciale graduatoria con una tasso di inflazione dell’1,4% superando anche la media nazionale che vede la percentuale ferma all’1,2%.
Numeri che calati nella realtà quotidiana significano un esborso maggiore per i cittadini per sostenere il costo della vita. Il Sannio fa peggio di tutti in Campania in termini di aumento, dove i dati, però, riguardano solo 3 capoluoghi: a Napoli, infatti, l’aumento è di 189 euro (0,9%) e Avellino 188 (0,9%).
Il dato, però, apre anche un altro tipo di riflessione come suggerisce Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori: “Anche se nel 2018 l’inflazione media è rimasta allo stesso livello del 2017, +1,2%, per le famiglie si tratta di rincari – spiega Dona – che hanno peggiorato pesantemente la loro condizione, dato che gli stipendi e le pensioni non sono certo aumentati quanto il rialzo del costo della vita”.
In altri termini, il costo per i cittadini aumenta mentre pensioni e stipendi restano uguali. Un dettaglio di non poco conto e che incide anche sui consumi e di conseguenza sui redditi delle aziende del territorio: “Finchè tutto aumenta, tranne quanto le famiglie percepiscono, è chiaro che i consumi resteranno al palo, ed il Pil non potrà salire in modo significativo, dato che fino a quando le famiglie non acquistano le imprese non vendono”, conclude Dona.
Dati che nel Sannio pesano se si considerano anche le analisi sui redditi: l’ultima è dell’aprile 2018 e posizionava il nostro territorio tra gli ultimi posti d’Italia con un Pil procapite medio di 16.300 euro e con un aumento costante di cittadini che vivono con la pensione.
Lo studio, dunque, aggiunge un ulteriore tassello al complesso quadro economico sannita che necessita di sostegno ed interventi mirati, sia infrastrutturali che sui temi del lavoro, per riprendere la marcia e combattere anche l’emorragia di popolazione dalle aree più interne.