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AMBIENTE

“A World without Plastic Waste”, Circello e San Nazzaro protagonisti a Bruxelles

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Giovedì 6 dicembre presso il Parlamento Europeo si è tenuto ”A World without Plastic Waste”, organizzato dall’europarlamentare sannita del M5s Piernicola Pedicini. L’obiettivo della discussione – alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Daniel Calleja Crespo (Director General for Environment, European Commission), Anna Lennquist (Senior Toxicologist Chemsec), Franco Matrone (Zero Waste Campania) e Antonino Furfari (Managing Director of Plastics Recyclers Europe) -, è stato affrontare il problema dell’inquinamento causato dalla plastica e delle possibili alternative e delle soluzioni alle quali si sta lavorando al Parlamento europeo.

“Ogni minuto nel mondo vengono comprate un milione di bottiglie di plastica e, solo nell’Unione europea, ogni anno, ne vengono consumate 46 miliardi. Per essere smaltita una bottiglia di plastica può impiegare fino a 400 anni, questo significa che in 20 anni si accumulano un miliardo di miliardi di bottiglie solo in Unione europea. Un miliardo di miliardi”, spiega Pedicini, che aggiunge “Alle Europee dobbiamo stravolgere queste istituzioni se vogliamo cambiare il mondo!”.

Per “Un mondo senza rifiuti in plastica” erano presenti anche il presidente del Consiglio Comunale di Circello, Gabriele Iarusso e il sindaco di San Nazzaro, Giovanni Tommaso Manganiello.

“Il rischio dell’inquinamento da rifiuti in plastica per le nostre terre è inquietante quanto l’inquinamento degli oceani – afferma Iarusso -. Noi viviamo di agricoltura e allevamento, puntiamo sulle tipicità dei nostri territori, per questo dobbiamo pensare a tutelare le zone interne d’Italia. Quindi anche noi amministratori locali dobbiamo partecipare attivamente a questo tipo di discussioni costruttive. Credo che informazione, sensibilizzazione e risorsa siano parole chiave al fine di affrontare la problematica.

Bisogna informare e sensibilizzare i cittadini iniziando dai più piccoli, dalle scuole perché saranno loro la classe dirigente e la società del futuro. L’educazione all’ambiente deve partire da noi. Risorsa perché il cittadino deve iniziare a vedere il momento della raccolta differenziata come una risorsa anche economica in quanto gli permetterà di ammortizzare almeno le spese di immondizia. A Circello abbiamo progettato l’istallazione nelle nostre contrade delle Macchine di raccolta di ultima generazione, una sorta di piccole isole ecologiche automatiche ma per realizzarlo abbiamo bisogno di risorse economiche che ad oggi, come tutti i piccoli comuni, non abbiamo. Ecco perché diventa fondamentale che l’Europa investa economicamente al fine di potenziare progetti di smaltimento di rifiuti in plastica e non solo, oltre che per le aziende di smaltimento anche per gli Enti Locali”.

Continua il sindaco Manganiello: “E’ stato un incontro davvero utile, oltre che una esperienza piacevole. A noi amministratori, adesso, il compito di calare sul territorio politiche utili a diminuire, fino ad azzerare, il consumo di plastica. I numeri, come emerso dai lavori della conferenza, ci raccontano infatti una realtà più che preoccupante. Sia per i danni causati all’ambiente che per le conseguenze sulla nostra salute. E questo perché le materie plastiche, presenti in quantità enormi nell’aria e nell’acqua, finiscono inevitabilmente nei nostri polmoni e sulle nostre tavole. Come amministratori, dunque, dobbiamo sentire la necessità di invertire la rotta, disincentivando il consumo della plastica nei locali pubblici e stimolando la pratica del vuoto a rendere. Consentitemi, infine, di ringraziare gli organizzatori dell’evento, a partire dal nostro portavoce Pedicini, per l’occasione concessa a noi amministratori di piccole realtà territoriali per conoscere le istituzioni europee e le attività che vengono svolte dai nostri rappresentanti”.

Grande interesse hanno riscosso tra i rappresentanti di aziende e gli studenti presenti, le proposte di Alessandro Pucci, architetto e fondatore di Resilent Design start-up in cui i progetti di design vengono sviluppati da rifiuti urbani o industriali e della biologa Federica Bertocchini, impegnata nella ricerca dell’enzima o il batterio che permette al bruco di digerire la plastica, materiale che in natura ha bisogno di 400 anni per essere smaltito.

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