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San Giorgio la Molara, strade dissestate e mai completate: i cittadini sollecitano le istituzioni
La popolazione chiede ancora una volta attenzione a Provincia e Regione con la manifestazione #datecilestrade promossa dal movimento "San Giorgio domani". "Tanti gli impegni assunti - dicono i manifestanti - ma mai di fatto attuati"Ascolta la lettura dell'articolo
Dal bivio nei pressi del ponte Calise, sulla Fondovalle che collega San Giorgio la Molara con Benevento, si alza la voce dei cittadini per chiedere attenzione da parte della istituzioni, e in particolare da parte dell’ente provinciale, sul completamento e l’apertura al traffico dell’arteria.
Dopo oltre un anno dalle precedenti proteste, la popolazione, guidata dal Movimento politico-culturale “San Giorgio domani” che ha promosso per la terza volta consecutiva la manifestazione pacifica #datecilestrade, si è mobilitata per dire basta all’isolamento di questa area divenuto più forte con l’alluvione del 2015.
“Da allora, e per anni – sostengono i manifestanti – tanti gli impegni e gli annunci su stanziamenti e interventi fino ad ora di fatto disattesi e mai attuati.”
“La Fondovalle – ha spiegato Massimiliano De Cesaris di “San Giorgio Domani – è un progetto avviato nel 1989, con una spesa già sostenuta per circa 34 miliardi di vecchie lire per un’opera mai completata né collaudata e in stato di totale abbandono.
Per questo asse la Provincia ha programmato 2 lotti di intervento: il I° primo lotto, già finanziato per circa 2.400.000 euro, riguarda la sistemazione della sola tratta finale in direzione Benevento; i lavori avrebbero dovuto essere affidati un anno fa; per il II° lotto la Provincia ha affidato le indagini geologiche, ha beneficiato di un finanziamento di circa 400.000 euro per nuove attività di progettazione, dichiarato che vi sarebbe uno stanziamento di circa 12 milioni per le opere, ma concretamente non si ravvisano passi in avanti, né si hanno informazioni riguardo una data o un anno entro cui l’opera possa essere finalmente completata e resa percorribile.”
La protesta si è spostata in tarda mattinata nei pressi del “ponte dei Maistri”, in uno dei tratti più critici della Strada Provinciale 60, che costituisce l’unico asse viario di collegamento con i comuni limitrofi e con la SS 90 bis per quasi metà del territorio di San Giorgio la Molara.
Il Movimento ha evidenziato anche in questo punto strategico per la viabilità e l’economia a forte vocazione agricola e zootecnica della zona “la mancanza di veri e concreti interventi di manutenzione, con la conseguenza che l’asse è divenuto quasi impercorribile e in alcuni punti addirittura pericoloso, versando in condizioni ormai disastrose.”
“L’unico intervento adottato – dicono – è stato quello di collocare cartelli con limiti di velocità di 30 e di 10 km l’ora.”
La paura è che in assenza di interventi immediati l’arteria possa definitivamente collassare ed essere chiusa, con ulteriori gravi disagi per una popolazione già provata e con ulteriori danni per l’economia locale, peraltro, in un’area a forte vocazione zootecnica per l’allevamento della razza bovina Marchigiana.
Le dichiarazioni nel servizio video