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“E’ più bello insieme” e Spar, Altrabenevento attacca il Comune e chiede spiegazioni
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“Il 23 luglio scorso il dirigente del Comune di Benevento- Settore Servizi al Cittadino, Alessandro Verdicchio, con la Determina n. 382 ha affidato il servizio SPRAR alla cooperativa Esculapio di Marano, associata al Consorzio Icaro, di Caserta, molto interessato ai servizi sociale beneventani. La sede da utilizzare è una grossa struttura in contrada San Chirico, costruita negli anni ’80 e diventata agli inizi del 2017 centro di accoglienza per migranti per pochi giorni. E’ stata poi condonata per la parziale utilizzazione come civile abitazione e affittata al Esculapio per ospitare i rifiutati del progetto SPRAR”. L’associazione Altrabenevento, attraverso Sandra Sadrucci, ritorna sulla vicenda migranti e “E’ più bello insieme” di Benevento.
“Gli abitanti di contrada San Chirico – scrive l’associazione -, con due esposti al Comune di Benevento, alla Prefettura e al Ministero dell’Interno hanno segnalato le tante contraddizioni dei provvedimenti adottati dall’amministrazione Mastella chiedendo spiegazioni ma da palazzo Mosti nessuno ha risposto. Il Ministero ha bloccato l’autorizzazione chiedendo, tramite la Prefettura, una relazione al Comune di Benevento ma non si hanno notizie di risposte o chiarimenti forniti. Tutto tace intorno a questo finanziamento di un milione di euro! Non si fa sentire neppure il presidente del Consiglio Comunale, Luigi De Minico. Intanto, però, il presidente di Altrabenevento, Gabriele Corona, firmatario delle prime quattro puntate di questo Romanzo, è stato oggetto di procedimenti disciplinari.
Ma l’imbarazzato silenzio del Comune non può durare a lungo – sottolinea Sandrucci -. Tra poco, infatti, arrivirà un altro provvedimento disciplinare a Corona, sempre per questo romanzo, ed allora il dirigente finalmente dovrà chiarire come ha fatto ad affidare il servizio ad Esculapio attestando che la struttura ha i requisiti previsti dal Manuale Sprar. Ma anche l’annunciata visita proprio del Ministro Salvini potrebbe rompere il mutismo dell’amministrazione comunale. A tal proposito, infatti, la consigliera di opposizione Pina Pedà che da poco ha aderito alla Lega e che ha già dimostrato diverse volte di essere libera da condizionamenti politici e/o familiari, potrebbe presentare una interrogazione sul caso. Ad esempio potrebbe chiedere: “Caro sindaco, perché non rispondi agli abitanti di contrada San Chirico? Tu che sei loquacissimo, anche sulle reti televisive nazionali, e sempre pronto a mostrati come politico rispettoso delle regole istituzionali, perché non rispondi almeno a Salvini? Caro sindaco, se proprio sei tanto in imbarazzo, almeno autorizza l’assessora Anna Orlando a dire qualcosa”.