PRIMO PIANO
Ospedale Sant’Alfonso, il sindaco di Dugenta: “No alla soppressione del Pronto Soccorso”

Ascolta la lettura dell'articolo
“Esprimo tutto il disappunto dell’amministrazione comunale di Dugenta in riferimento alla soppressione del Pronto Soccorso dell’ospedale della vicina Sant’Agata de’ Goti e la conseguente attivazione di un Punto di Primo intervento. Resto dell’avviso, già espresso in un comunicato dell’aprile di quest’anno, che considerato il bacino di utenza servito, quale la Valle Telesina e la Valle Caudina, sia necessario e doveroso strutturare presso l’ospedale “S.Alfonso M.De’ Liguori”, un Pronto Soccorso Ospedaliero”. Così il sindaco di Dugenta, Clemente Di Cerbo.
“Il punto di primo intervento – sostiene – rappresenta una risposta insufficiente al fabbisogno della popolazione e la scelta non può essere legata a logiche puramente economiche e manageriali, bypassando il diritto alla salute di migliaia di cittadini; la “sperimentazione” citata dal Direttore Generale, prevista evidentemente nell’atto aziendale, non può essere anteposta a quelle che sono le vere esigenze del territorio, dei cittadini e soprattutto delle fasce più deboli, perché anche il semplice trasferimento in altre strutture metterebbe in difficoltà il paziente più indigente a poterlo seguire ed assistere da parte dei propri familiari, oltre al segnale di un evidente smantellamento progressivo e totale della struttura ospedaliera del “S.Alfonso M. De’ Liguori”.
Rinnovo pertanto la richiesta – prosegue nella nota – di una rimodulazione del Piano Regionale di Programmazione della Rete Ospedaliera attraverso un confronto con le istituzioni locali affinché si possa conservare un pronto soccorso attivo per il pronto intervento e la stabilizzazione del paziente presso l’Ospedale “S.Alfonso M.De’ Liguori” di Sant’Agata de’ Goti, tenendo presente anche la tutela di tanti posti di lavoro di medici, infermieri e staff.
Mi appello alla deputazione nazionale – conclude Di Cerbo – di farsi carico di intervenire con il Ministro della Salute al fine di ridefinire i parametri del sistema dell’emergenza, rispetto a situazioni particolari come quella del Sannio con un rapporto popolazione/territorio distribuito equamente tra capoluogo e provincia e faccio appello a tutte le amministrazioni dei territori serviti affinché ci si possa incontrare per interpretare in modo unitario le esigenze dei cittadini rappresentati e trasmetterle agli organi nazionali, regionali e ospedalieri competenti”.